Essere in sintonia con gli altri: strategie sociali di base.



sintonia
Le relazioni umane si adattano al periodo storico e sociale in cui sono vissute. Ogni civiltà ha regole peculiari che fanno parte del folklore locale, così come esistono principi e comportamenti universali (o quasi) che dividono in maniera decisa gli atteggiamenti di ostilità dagli atteggiamenti di apertura. Del resto, contano gli amici ed i nemici che hai, e non hai.

Nella società italiana, imperano diverse realtà sociali. A partire dalle più popolari tendenze sociali che favoriscono il familiarismo, si arriva fino alle fasce più intraprendenti e dinamiche dei VIP locali e nazionali. La nostra società tollera ogni diversificazione, ma custodisce gelosamente le strategie sociali. Questa gelosia, maschera un disagio fortemente sviluppato tra le masse, i cui giovanissimi sono le vittime principali. I problemi sociali dei giovanissimi, ignari del supporto psicologico gratuito offerto dalle ASL locali, sono tra i primi effetti del disagio giovanile che ammorba la società italiana, incapace di offrire soluzioni davvero innovative e di tendenza, nonchè di risolvere l'ignoranza in materia da oltre 20 anni.

Il tuo futuro è l’insieme delle strategie sociali che conosci. 


In Italia, tutti sanno che conta chi conosci. Come si fa a conoscere più persone? Questa dovrebbe essere la domanda principale a cui dare rapidamente una soluzione. Ora, stai per leggere il principio di base della stragran parte delle strategie sociali adottate in Italia, nonché alcune delle tattiche più semplici per raggiungere questo fine, proprio sia del linguaggio del corpo, della psicologia in generale e delle relazioni interpersonali: la sintonia sociale.

Se non vuoi essere percepito come un nemico, non puoi comportarti come tale. Non puoi parlare come un nemico, muoverti come un nemico od essere ostile nei tuoi contenuti. Puoi quindi comportarti in modo neutrale (assertivo) oppure amichevole (sottomissivo.). L’amicizia si presenta globalmente come un comportamento di sottomissione, che ricerca poi l’apprezzamento altrui per stabilire una relazione complementare oppure paritaria. Quando si parla di complementarietà o paritarietà stiamo già andando oltre, quindi concentriamoci su ciò che definiamo come il modo in cui entriamo in sintonia con gli altri, ovvero le fasi iniziali della socializzazione e dell’amicizia (due processi che possono essere sia simili che diversi a seconda delle strategie usate.). Tale principio si può usare anche alle relazioni intime in cui però non è fondamentale.

entrare in sintonia

Come si entra in sintonia con gli altri?

Il principio alla base dell’accettazione sociale (la sintonia impedisce il rifiuto reciproco della relazione costituita) non garantisce il successo della relazione stessa, perché fattori diversi possono creare ostacoli, barriere e problemi prioritari al rapporto sociale. Non sempre è possibile essere od entrare in sintonia con gli altri. Detto questo, vediamo come si fa a creare sintonia sociale.

La natura umana permette di accettare positivamente alcuni comportamenti basati sulla logica (la razionalità) e su quelli che chiamiamo bias cognitivi (la riduzione dei meccanismi automatici della parte irrazionale di ciascuno di noi.). Una lista dei principi essenziali più utili sono i seguenti:

  • Lo specchiamento –reso famoso dalla scoperta dei neuroni specchio, tolleriamo chi si comporta come noi muovendosi come noi, o ci fa il verso, purché tale comportamento non sia ritenuto offensivo. Ci piace, o ci calma, vedere persone che fanno come facciamo noi. Per lo stesso motivo, quando emuliamo qualcuno che ammiriamo tentiamo di fare le stesse cose che abbiamo visto fare, proprio come ha fatto quella persona.
  • Somiglianza –simile al principio dello specchiamento, apprezziamo molto di più chi la pensa come noi, chi valuta le nostre opinioni in modo positivo, e chi condivide gli stessi gusti. Avere cose in comune è da sempre uno dei consigli di seconda mano più popolari tra i consulenti fai da te dell’amore.
  • Reciprocità –il principio per cui io faccio qualcosa a te, e tu farai qualcosa per me è molto usato nella nostra società. Stimiamo chi ci fa un favore, oppure traduciamo tale cortesia non come un favore ma come un positivo giudizio nei nostri confronti (e spesso siamo favorevoli a restituire un favore per farci vedere benevoli.). La società si è da sempre sviluppata su questo principio, e comunemente è utilizzabile per creare momenti sociali. Se qualcuno apre la porta ad una vecchina, qualcun altro potrebbe farci un complimento od un commento, che a sua volta è tutto ciò che serve per socializzare o creare amicizie. In tal senso, chi si mostra sociale nei nostri confronti ha preso le parti della vecchina ed è rimasto colpito dal gesto. La reciprocità si adatta anche alla sostituzione percettiva, un diverso principio reso celebre dal detto “mettersi nei panni dell’altro”.

Usare questi principi non richiede necessariamente lo stile sottomissivo, in quanto anche gli assertivi possono ben sfruttare metodi che usano strategie di comunicazione mirate allo scopo prefisso. Il risultato è garantito, anche se la procedura può avere differenze palesi di esecuzione.

Quali sono le tattiche usate per entrare in sintonia con gli altri?

La strategia principale, essendo un principio di base, si riflette nel linguaggio del corpo, che usa le seguenti tattiche durante la fase iniziale del rapporto sociale:

  • prossemica ed angolatura del corpo –l’approccio è progressivo (specialmente la prima volta) per attutire l’impatto visivo, dimostrando sottomissione con un angolatura appropriata, o per instaurare distacco preventivo attraverso un inclinazione posteriore (verso l’indietro.).
  • contatto visivo mutuale –la sincerità dell’approccio è garantita dal contatto visivo che riduce la capacità di mentire al ricevente.
  • sopracciglia alzate –in gesto di saluto, un opzione che da noi non è sfortunamente sempre usata.
  • sorriso – una qualunque tattica extra e volontaria che assecondi i principi regolatori del meccanismo fight or fligt (fronteggia o scappa.).


Superata la prima fase di approccio, e durante la conversazione, le seguenti tattiche sono usate per ottenere e mantenere sintonia sociale:

  • postura frontale –aprirsi alla persona arrivando a mostrarsi frontalmente garantisce la nostra disposizione di apertura totale alla conversazione. Tale regola è soggetta alla situazioni (così come ho espresso nell’articolo sulla prossemica.).
  • gesti delle mani a palmo in su –nel linguaggio del corpo le mani con il palmo verso l’alto emettono un segnale di sottomissione ed accondiscendenza.
  • spalle alzate e tenute alzate –per dimostrare un ulteriore dimostrazione di sottomissione ed amichevolezza.
  • risata –dimostrando l’abilità di ridere ci togliamo un aura di austerità che altrimenti causerà inevitabilmente agli altri di distorcere la nostra personalità. Oggi si è veloci nel voler identificare ed etichettare gli altri, e la risata è diventata un comportamento sociale obbligatorio.
  • cenni del capo (annuire e testa inclinata) –queste tattiche sono spesso usate come alternativa alla risata a seconda dei contenuti offerti dal parlante.

Considerando invece che è sempre valida la gestione del tono vocale, per restare in sintonia con gli altri bisogna usare tecniche e strategie comunicative consone all’obbiettivo che stiamo perseguendo. Socializzare richiederà strategie comunicative diverse dall’amicizia, così come entrambe sono diverse dal cercare un rapporto intimo o partner.Chi cerca ragazza

A seconda delle strategie comunicative che usiamo la nostra conversazione può essere diretta od indiretta. Non bisogna però confondere la gestione della nostra sintonia sociale con le tecniche comunicative usate. Al di là del rito sociale del corteggiamento, che può alterare i ritmi della sintonia, per socializzare e star bene con gli altri bisogna controllare e comunicare coerentemente e congruentemente tali segnali. L’incapacità di gestire correttamente tale strategia essenziale comprometterà qualsiasi altra strategia sociale basata su di essa, trasformandola in una strategia disfunzionale i cui risultati saranno incostanti e forse emotivamente distruttivi.

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