L’umorismo è una delle cose più misteriose di questo mondo.
Da un punto di vista evolutivo è stato associato alla nostra emozione della
paura: “ridere” è uno di quei gesti che hanno un enorme impatto sociale,
emotivo e psicologico nella nostra cultura. Satira, umorismo, ridicolaggine e
scherno sono vicini millimetri per lo stenografo, ma la loro differenza può
riempire abissi di conoscenza.
Le relazioni umane sono legate da numerosi tipi di contatti:
sociali, amorosi, lavorativi, subordinanti/dominanti, etnici, culturali, etc.
Ogni cultura ha un suo senso dello humour ma tutti gli esseri umani amano
ridere. La risata è da sempre concepita come un colla sociale. Chiunque abbia
un perfetto senso dello humour è pari a chi ha un aspetto estetico sopra la
norma, od a chi ha abbondanti ricchezze materiali. Chi sa far ridere, sa stare
tra la gente: chi sa far ridere ha potere.
Piaghe sociali: le battute stupide e di cattivo gusto.
Come si sopravvive alle persone che non sanno far ridere od
hanno un pessimo senso dello humour? Troppe persone usano la tattica dell’ignorare
i cattivi commenti. Il silenzio è una strategia che non porta da nessuna
parte:
- la persona offesa non trova giustizia
- la persona che offende non viene corretta
- il contesto sociale muta creando una pressione sociale
Chi dice frasi stupide
non sempre lo fa con cattiveria. A tal proposito, è bene sottolineare come l’umorismo
voglia essere un tentativo di scaricare una percepita tensione sociale. In
altre parole, chi fa umorismo è spesso la persona che sente più stress degli
altri. Non a caso i migliori comici sono quelli che raccontano sempre di come
non si sentono a loro agio in questo o quell’altro modo.
Il modo di
raccontare certi eventi può risultare buffo, e (soprattutto) la maturata
esperienza del narratore porta lo stesso a raccontare l’evento senza autodescriversi come
un fallito od un perdente. Il segreto di quei favolosi intrattenitori sociali che molti ammirano sta nel
far ritrovare sempre agli ascoltatori una base di solida umanità, in cui tutti quanti ci
ritroviamo. Così facendo, le precedenti relazioni amorose diventano una miniera di
informazioni, ed anche il più semplice dei ritardi durante un appuntamento
diventa un fatto eccezionale, ricco di cose a cui non avevamo mai dato peso fino ad allora, e che
rendono una tale convenzione qualcosa di così apparentemente complicato!
Qualcosa per cui non val la pena stressarsi tanto! Ecco appunto che la risata
diventa una fonte di rilascio delle
emozioni negative.
Chi sbaglia a dire battute divertenti vuole imitare quel
meccanismo, od imitare qualcosa di analogo. Quando qualcuno commette un errore deve
sempre aver bisogno di essere corretto. Un buon modo è quello di prendere il
comando della situazione, divergere la conversazione verso altri argomenti e
prendere immediatamente da parte colui o colei che ha creato scompiglio.
Affrontare subito la questione permette di affrontare il discorso senza far perdere
la faccia a chi ha sbagliato di fronte a tutti.Ma bisogna far presto, o chi ha sbagliato non percepirà il suo sbaglio come qualcosa di grave!
Chi ha creato tanto imbarazzo vorrebbe forse essere messo in
ridicolo davanti a tutti? Certamente no. Ma è bene che chi ha tali brutte
abitudini sviluppi in fretta la propria empatia. A volte, una “sverniciata” può
essere un ottimo rimedio per una testa calda esuberante, ma può generare un
trauma per una persona introversa incapace di prendersi la responsabilità delle
proprie azioni.
La colpa è sempre dell’individuo, ma dal dolore arrecato (anche
quando la vittima siamo noi stessi) bisogna sempre trarre insegnamenti: tutti possono sbagliare. Nessuno vorrebbe sbagliare.
Tutti vorrebbero una seconda chance. A volte bisogna essere coraggiosi per
darla agli altri. Ma prima di questo, bisogna capire che siamo noi i primi a
dover intervenire. Il silenzio ed il diniego lasciano solo ferite che non si
rimargineranno mai. In altre parole, c’è un motivo se la società in cui viviamo
non ci piace. Sta a noi cambiarla.
Una battuta divertente può salvare il mondo.
In amore tutti conoscono questa verità: se non hai soldi; se
non sei bello/a; se non sai far ridere… che Dio ti aiuti. Solo un intensa
passione per qualcosa può salvarti dal non essere interessante. Ma mettiamo da parte la
formula dell’amore perfetto per capire come ognuno di noi può usare il proprio umorismo per il proprio bene. Fare battute è molto importante. Scherzare è
una parte importante della nostra personalità.
Ridendo e scherzando si faranno sempre degli sbagli. L’importante
è non aver paura delle conseguenze. Perché ridere e scherzare vuol dire essere
se stessi. E chi non riesce a trovare il lato buffo delle cose, mente a se
stesso ed agli altri. Tutti abbiamo la capacità di vedere le cose da almeno due
punti di vista: uno positivo ed uno negativo.
Lo humor serve ad accorciare le distanze tra i due mondi. Ci
serve a ricordare a noi stessi che siamo importanti, e che non valiamo niente
di più di quanto non ci crediamo importanti. Ci ricorda che sappiamo
ricordare cosa è importante, ma che spesso non ricordiamo mai le cose
importanti nel momento giusto. Ci porta a considerare l’immensità del creato e
la bellezza dell’universo, solo per farci sbottare di rabbia quando sentiamo il
pizzicore della zanzara che ci stava succhiando il sangue!
Lo humour è una colla sociale, e come tale sta nel mezzo a
due altre cose. Lo humour è come la pausa nella musica, senza la quale non
potremmo gustarci i ritmi delle melodie. È il momento in cui ci distacchiamo
per vedere la realtà più da vicino, o da più lontano, o da un altro angolo. È il
momento in cui prendiamo un respiro profondo e ci ricordiamo che stiamo dando
troppa importanza alla cosa. O troppo poca, come quando lo humour è quella "risata
amara," che a volte proviamo,( anche troppo spesso di recente) quando al
telegiornale raccontano storie raccapriccianti seguite dai soliti commenti di
politici inetti incapaci di reagire urgentemente ad una situazione che dovrebbe
essere già stata risolta anni addietro.
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