Migliorarsi: trovare un nuovo livello di autostima.



migliorarsi
La natura umana ci ha portato ad avere un corpo capace di nutrirsi e sopravvivere. Da quel momento in poi, tutto è ruotato intorno alla qualità della vita. Una vita può raggiungere il successo materiale e spirituale, ma questo non è mai bastato. Ogni epoca ha avuto una sua tendenza: la tendenza alla forza bruta, al potere, al controllo, fino ad arrivare all’attuale regolazione modulare, figlia del fallimento dei regimi forti.

Quando una persona decide di migliorarsi in qualche campo, ha sempre degli obbiettivi precisi. Il proprio scopo è sorretto da emozioni o pensieri che rendono reale e possibile tale realizzazione, e così la persona persegue le proprie convinzioni verso il successo, od il fallimento. La psicologia umana è poi diramata in tanti problemi che possono impedire il risolversi dell’unico motivo alla base di qualsiasi problema: ottenere ciò che vogliamo.

È solo una questione di migliorare l’autostima?

Un grande problema affligge la realtà odierna, la competizione amorale. Oggi, si guarda ai risultati che vogliamo raggiungere, e molti si domandano: perché giocare secondo le regole quando posso avere tutto subito se faccio così e cosà? Purtroppo, questa maledizione colpisce anche chi vuole genuinamente migliorarsi. Chi ha un problema, spesso incappa in persone inesperte, fraudolente oppure semplicemente inutili.

migliorare l autostimaPer fare un esempio, le pubblicità di oggi giocano tutte su di un gioco molto sottile: conquistare l’attenzione delle persone. I contenuti ed i risultati dell’informazione che si vuole promuovere vengono messi in secondo piano. Cosa ancora peggiore, ai cosiddetti clienti non interessa mettere in risalto il valore reale delle cose. 

La nostra società ha un problema di mentalità: si ciba di illusioni, piuttosto che di solide realtà. Se compro qualcosa che mi risolve il problema che ho, anche se poi non mi attivo per risolverlo, e tutto questo grazie al mio acquisto, ho lo stesso una sensazione positiva che può supportare e giustificare l’assenza di un perseguimento reale. Poichè proviamo una sensazione positiva dall'acquisto, a volte questo ci illude che il problema sia sottovalutabile.

Questo circolo vizioso di soddisfazione ed incoerenza mette poi in atto un altro gioco, che è il gioco del consumismo sfrenato. Per risolvere problemi vecchi, si fa sempre più ricorso a soluzioni nuove, migliori, più efficaci. La realtà è che ci nutriamo solo delle parole. I principi alla base dei problemi di oggi sono sempre gli stessi. Le soluzioni esistono già, intorno a noi.

Chi si vuol davvero migliorare deve prendere un altro approccio. Arrivare alla verità delle cose è il primo passo fondamentale. Basta con il rincorrere idee astratte, si parte dal concreto per arrivare a migliorare il concreto che ci interessa. Ci si continua a nutrire di idee, ma le selezioniamo attentamente per applicarle al nostro operato. Le integriamo nel nostro modo di vivere, fino a sviluppare delle nostre nuove idee. Capiamo come la cosa funziona per noi. Questa cosa richiede tempo.

Così inizia per tutti la vera scalata verso il migliorarsi come persona. Più avanti, vorremo capire come fare a velocizzare questo processo, ma per i primi passi, è tutto così nuovo ed inusuale, che decidiamo sempre di partire dalle basi.

Quando si accumula un po’ di esperienza, e dei risultati cominciano ad affiorare, ecco che sviluppiamo una passione. Quando qualcosa ci piace, e vogliamo continuare a farla, ecco che abbiamo tutti gli elementi necessari che ci potranno portare alla fine del viaggio. Ma dobbiamo trovare queste passioni. Le passioni le puoi continuare a scoprire fino alla fine della vita, e a volte, le cose che non ci piacciono diventano passioni, rivisitandole dopo altre esperienze!

Compreso il gusto che da il fare cose che realmente ci piace fare, ecco che cominciamo a volere di più. Qui, inizia la vera scalata verso il successo. Molte persone ridefiniscono i propri obbiettivi, e si può fare! Troppe persone hanno codici di condotta e piani a cui “sentono” di dover rimanere fedeli. Purtroppo, non vi è una seria ragione razionale alla base, in quanto il passato deve essere sempre uno spunto per vivere il presente, ma non la pietra fondante. È nel presente che prendiamo le decisioni che condizioneranno il nostro futuro. Il passato è uno strumento, niente di più. 

Gli esseri umani sono tra i pochi animali che hanno sviluppato la memoria, e la nostra memoria è una memoria sensoriale complessa. Il passato non esiste, così come il futuro: sono entrambi costruzioni percettive create dalla nostra mente. Esiste solo l’attimo presente, e noi possiamo solo influenzare questo attimo, volta per volta. 

Facciamo appello al passato, ma queste sono solo dinamiche della persuasione. Dato che noi lo facciamo su di noi, gli altri giocano con i fatti del passato per istigare determinate persone a perseguire determinati comportamenti: più rendi prevedibili i comportamenti altrui, più imprevedibilmente ti potrai muovere per fare il tuo. 

Non è un caso che chi è a capo del potere sia il primo a scardinare ogni regola e calpestare ogni limite. E la cosa che più fa scalpore è che nessuno trova anormale tale cosa: questo è il fattore umano. Lo dovrai comprendere, se vuoi avere un successo riconosciuto da tutti, e ci dovrai avere a che fare per tutta la vita comunque. Chi ha successo impara a coesistere armoniosamente con questa continua contraddizione, perchè opporvisi in modo diretto da spesso risultati poco utili ai fini della vita sociale.

La vera velocizzazione del processo diventa quindi un ordine, che è generato dal caos, e dal cui caos si rigenera. Principi universali come Caos e Ordine sono necessari a chiunque vuole migliorarsi, e se non c’è ancora questa consapevolezza, è bene tracciarne subito gli estremi: la nostra esistenza genera un caos costante che le nostre azioni tendono a regolare, dando così vita ad un ordine. Talvolta è vero anche il contrario, poiché nella nostra società umana le nostre azioni possono generare il caos che solo la nostra presenza ed esistenza può ricondurre ad un ordine specifico. In altri termini, più diventiamo esperti in qualcosa, più accumuliamo esperienza circa le verità dei rapporti di causa e di effetto legati agli eventi che ci interessano. È tutto qui, il segreto dei segreti!

La nostra mente si attiva, e per ottimizzare la nostra progressione abbiamo bisogno di aiuto. Ma aiuto di che tipo? L’aiuto di persone come noi. Da qui, nasce il senso di comunità, e di cultura personale. Alcune persone cercano gruppi di persone che condividono i propri interessi ed obbiettivi, altri si dedicano allo studio delle loro memorie, e dei manuali che contengono le conoscenze ricercate. Ognuno tenta di trovare la propria strada per rendere il proprio cammino più sopportabile, divertente, entusiasmante e completo.

Ma una domanda resta alla fine di qualsiasi giornata: a che punto sono del mio percorso? Posso davvero dire di poter fare la differenza in quel che faccio? L’autovalutazione è importante, e deve essere supportata dalla realtà dei fatti. Troppe persone vivono di illusioni, altre usano le illusioni per bypassare l’intero progetto e circuire gli altri nel credere nell'esistenza di meriti che non esistono. Altre persone scoprono come far leva sulle debolezze altrui, e non sui punti di forza delle persone.

Sono tante le strade possibili, ma una realtà resta sempre la stessa: non vi è vera crescita senza un regolare processo di indipendenza. Ogni conoscenza mai creata ed accumulata è volta verso una maggiore chiarificazione dei principi di base dei meccanismi intrinsechi, e la semplificazione di determinati processi in idee chiare, concise e semplici. Questo è davvero tutto ciò che conta ai fini della conoscenza: capire tutto il possibile, e rendere la verità chiara e semplice. Per questo motivo, la conoscenza umana è divisa in arti e scienze, entrambe apprendibili da tutti gli esseri umani.

Ogni individuo è diverso, e questa diversità genera ancora scompiglio nella psicologia delle persone. Alcune persone non trovano normale alcuni comportamenti negli altri, tanto che esistono modi di dire come il “ci fai o ci sei,” che esemplificano uno sgomento descrittivo, ovvero una reazione emotiva che descrive una realtà percepita per contrasto (derivato dalle proprie conoscenze,) ma la realtà espressa dalla reazione emotiva non necessariamente vera di per sé. 

Una persona dovrebbe avere diritto a ricevere le informazioni di cui ha bisogno per migliorarsi, e vivere meglio? Al momento, tali informazioni sono ancora intrappolate dentro ad una serie di giochi che mette prima in lista le regole del gioco economico e sociale: a volte hai bisogno dei soldi, altre volte devi solo conoscere le persone giuste.

La nostra è l’epoca delle informazioni. Il vero potere è la conoscenza. Suona stranamente normale, ma per migliorarti devi solo sapere come migliorarsi nel campo di attività che ti interessa. Si impara dagli altri, dai propri errori, e riflettendo da soli ed insieme. Esiste un modo di fare i soldi, così come esiste un modo di avere la salute perfetta, le relazioni che vogliamo e l'amore che meritiamo. Ma l’unione globale delle menti migliori è una forza che l’umanità ha solo concepito ma mai utilizzato. Questa necessità umana si dimostra essere la forza necessaria per fare il definitivo balzo di qualità che la nostra epoca deve compiere, in un modo o nell’altro. Le epoche umane vanno tutte sempre verso la stessa direzione: un miglioramento globale, frutto degli errori e dei cambiamenti ottenuti talvolta con la forza, altre volte tramite l'intelletto. Anche questa nostra epoca avrà termine un giorno, e noi faremo tutti parte del passato che potremmo leggere sulle pagine di un libro di Storia.

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