Come interpretare i gesti del corpo a proprio beneficio.
Per linguaggio del corpo si intende la capacità intrinseca
del nostro organismo di mandare segnali e messaggi. Usiamo il termine
linguaggio perché si è sempre in presenza di un messaggio che può essere
codificato in vari modi, o che per dirla in altre parole può usare segnali
diversi per esprimere uno stesso concetto o realizzazione.
Quando si vuole apprendere questo codice di segnali, bisogna
imparare a comandare ed osservare meglio il nostro corpo.
Chi si avvicina a questo argomento è del tutto ignaro del
modo in cui il nostro organismo comunica con noi. Esso ci parla attraverso le
sensazioni, ma anche tramite i movimenti e qualità di movimento.
In definitiva stiamo per descrivere un processo che
comprende la totalità di un individuo, sin dal suo interno fino all’esterno.
Comunicazione non verbale
Ogni informazione viene codificata dai nostri sensi ed
elaborata dalla nostra mente. Questo è un processo di interiorizzazione:
dall’esterno qualcosa è generato all’interno di noi.
Quando esprimiamo qualcosa
il processo è opposto, ovvero di esternalizzazione. È qui che determinati
processi possono accadere. Chiameremo il risultato osservabile di questi
processi “comunicazione non verbale.”
Il modo in cui esprimiamo concetti non si limita alle
parole. Per contro il modo in cui facciamo determinate azioni non è privo di
messaggi. Se qualcuno si sfrega le mani in modo ritmico potremmo pensare che ha
freddo. Abbiamo cioè tutti una capacità di riconoscere segnali che esprimono
significati più o meno complessi.
Capire il linguaggio del corpo vuol dire fare un passo
avanti verso le sottigliezze.
Molte volte questo linguaggio è notato per verificare la
veridicità di affermazioni, ovvero per identificare eventuali falsità e
scoprire chi mente. Per far questo bisogna essere acuminati nelle proprie
osservazioni, come Paul Elkman, che ha
dedicato la propria vita a studiare l’espressività umana facciale, arrivando a
conoscere così i tratti delle persone che mentono o provono determinate
emozioni.
Lo studio legato al comportamento però non si limita a
questa semplice capacità cognitiva. Molti vogliono sapere i segreti del
linguaggio non verbale per incidere meglio nelle proprie presentazioni
persuasive, per veicolare meglio cioè i propri messaggi.
Come tutti possiamo vedere anche in televisione, esiste un
vero e proprio modo di comportarsi che può essere considerato accettabile.
Esistono codici che sono efficienti e sono legati alle varie professioni. Un
caso è quello dei modelli, che studiano il modo di camminare sulla passerella.
Diverso è il modo di recitare degli attori, che partono da esperienze interne
che modificano l’aspetto dei loro gesti, etc.
Tutto questo ci porta ad un problema. Quale obbiettivo
stiamo perseguendo? Per qual motivo vogliamo interpretare il linguaggio del corpo?
Se si vuole una risposta reale, è difficile distillare una
serie di elementi che ci permettono di riconoscere determinati pattern, ovvero
metodiche e ripetizioni comportamentali che danno accesso ad una vera lista di
significati.
Quello che si può fare è una varia generalizzazione dei
concetti culturali così come sono espressi dalla massa. È il caso dei libri che
si trovano in commercio che parlano dell’argomento. Lo stesso risultato si
avrebbe osservando e segnando in lista le cose più comuni delle persone di
successo.
Una volta creato uno standard qualunque, si deve procedere a
creare delle differenze. Imparare i gesti del corpo richiede un po’ di tempo
perché si deve creare un elasticità mentale che ci suggerisce a quale categoria
di movimento quella persona potrebbe appellarsi: è un movimento giocoso? Sta
cercando di creare una determinata impressione? È un movimento inconscio?
Le domande possono essere infinite. L’approccio migliore è
identificare qual è lo scopo che ci porta a voler interpretare questo tipo di
linguaggio, così che dopo sarà più facile seguire una traccia di chi ha già
provveduto a studiare il fenomeno.
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