Esercizi pratici per una migliore autostima
Quella sensazione di sicurezza interiore può essere il
frutto di molti fattori. Non necessariamente devono essere fattori positivi o
negativi. Il segreto della creazione dell’autostima si cela infatti dietro
all’uso che facciamo della nostra mente.
La mente umana è abituata a razionalizzare. In altre parole,
creiamo dei legami logici. Per questo motivo associamo a determinati eventi
delle conseguenze. E questo è fondamentale ai fini della fiducia in noi stessi.
Che tutti siamo uguali è un dato di fatto. Eppure questa
informazione da sola non basta. Useremo quindi degli esercizi implementabili da
subito per spiegare insieme gli effetti benefici e la trasformazione della
nostra personalità.
Un esercizio fondamentale è la capacità di osservazione.
Dobbiamo ritrovare il senso perduto di osservare le cose. Osservare è un verbo
che si rifà fortemente alla capacità visiva dei nostri occhi, ma può essere
usato anche astrattamente per identificare quel processo di cognizione chiamato
“attenzione.”
Dove è la nostra attenzione?
Questa è la domanda da porsi. Sempre. Qualunque sia
l’errore, qualunque l’emergenza o la situazione.
Prendi un ricordo di qualcosa di negativo che ti è successo.
Quando pensi a quell’evento stai considerando tutta la realtà, o solo quel
pezzo di informazioni che hai cristallizzato nel ricordo che stai osservando?
Bisogna essere coscienti della nostra attenzione. Perché non
stupisce che falliamo se cerchiamo di cambiare per avere più autostima così
come una persona che si trova in un vicolo cieco cerca di tornare indietro
mantenendo ingranata solo le marce in avanti. È inutile cioè tentare di
risolvere qualcosa se prima non troviamo lo strumento adatto a risolverlo.
Quando siamo diventati maestri di questo esercizio lo
capiamo perché riusciamo a diventare neutri esaminando un qualunque ricordo,
anche il più negativo. Arrivare alla realizzazione che sono solo eventi
successi è il primo passo.
Il secondo esercizio è quello di creare le opzioni. Sappiamo per certo che quello
che è capitato è negativo. Ma cosa avremmo desiderato, e cosa invece sarebbe
potuto succedere?
Un ragazzo che pensa a come non è riuscito a corteggiare la
donna amata sta pensando anche alle alternative? E se avesse rotto prima lui il
silenzio nel dire che le cose andavano male o non stavano andando come lui
voleva? Se poi avesse tentato qualcosa di diverso e fosse capitato con
l’attirare le attenzioni di un’altra ragazza?
Dove sono finite le opzioni?
La nostra mente è creativa per natura. Eppure sin dai primi
giorni di scuola siamo costretti a pensarla in un modo solo. Peccato che non vi
hanno mai detto che la scuola è solo un palcoscenico sociale per le vostre
capacità sociali. Se uno vuole imparare qualcosa deve solo studiarle le cose.
Perché se la verità è quella poco importa che uno voglia eseguire approcci diversi.
Di chi è la colpa? Dei vostri genitori.
Una volta diventati più creativi avete bisogno di cambiare
la vostra cognizione di fallimento. Tutta la vostra vita è basata sulla
limitazione di te stesso e sulla limitazione delle tue possibilità. Perché?
Perché così non puoi fallire.
E lo sai vero che non c’è niente di più terribile del
fallimento. O forse no? Pensiamoci. Crocifissioni, ossa rotte, bagni
nell’acido, imputazioni legali. Tutto può essere ricollegato ad un fallimento,
giusto?
Peccato che nello stato attuale delle cose la persona media
fa tutto quanto in suo potere per evitare che le cose più brutte gli accadano,
rifiutandosi di riconoscere che però queste cose gli vengono fatte da altre
persone. Chi sono allora queste persone?
Che ci si creda o no, sono persone con tanta autostima
sufficiente da far accettare queste realtà agli altri. Quindi promuovere un
atteggiamento di autostima conviene a prescindere. Perché se “fallisci” il
problema è allora solo quello di cambiare le carte in tavola e trasformare il
“fallimento” in altro.
Come si fa? In tanti modi. Devi trovare il tuo modo
preferito. Forse il tuo è quello della comunicazione
persuasiva. Forse potresti trovare giovamento imparando una nuova abilità
come disegnare, imparare a creare siti web, ballare, recitare, etc.
Lo scopo è uno solo: allenare la tua mente ed il tuo corpo
alla verità. Il fallimento è solo un obbiettivo non raggiunto. Se non raggiungi
quell’obbiettivo, prova con obbiettivi più facili. Poniti dei traguardi
raggiungibili, e festeggia il loro raggiungimento. Perché se non festeggi
nemmeno le tue piccole vittorie, non avrà mai senso arrivare ad averne di
grandi. Sei una persona come gli altri, e come tutti gli altri anche tu sei
competitivo. Vuoi sentirti meglio degli altri. Devi imparare a volerti sentire
meglio di te stesso.
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