La coreografia è l’insieme di passi che generano l’armonia
visiva del balletto. Una coreografia gestisce il ritmo, la velocità, l’intensità
e la difficoltà tecnica dei passi eseguiti dalle ballerine.
Non tutte le coreografie sono le stesse, e non tutti i
coreografi vedono la danza allo stesso modo. La psicologia che sta dietro al
comportamento e alle decisioni di questi professionisti ci spiega come la Danza
si sta evolvendo, quali sono le richieste del pubblico, o le tendenze creative
del momento.
Passi di danza e psicologia
Chiunque può intraprendere la strada della coreografia. Sia
per progetti personali, che per esperimenti di carriera, chiunque può
improvvisarsi creatore di formazioni e mosse da palco. Ma non tutti i risultati
si uguagliano. Ci sono alcuni coreografi che riescono a far passare emozioni e
messaggi, grazie alla sapiente miscela di musica e passi di danza.
Ogni coreografo ha delle ispirazioni, siano esse
identificabili con altri professionisti e artisti, sia che si rifaccia a
concetti o entità astratte. Così come la musica, la danza ordisce gli animi
degli spettatori, ed ha la possibilità di creare connubi di diverse qualità.
La psicologia dei coreografi è quindi una psicologia guidata
dallo scopo personale. Un coreografo ha un gruppo, spesso una competizione da
vincere o un progetto da portare a termine, e deve pianificare ed utilizzare
bene le proprie risorse, tempi ed energie. La coreografia è qualcosa che
richiede energie ed impegno.
Gli elementi esterni che definiscono le coreografie sono:
- il pubblico
- la competizione o tema del progetto
- le doti fisiche dei figuranti
- la musica o altri elementi artistici
- il trend momentaneo, o moda del momento
Gli elementi interni che sono usati per processare le
decisioni finali comprendono:
- il proprio intuito (sapere quando osare e quando seguire la corrente)
- l’esperienza accumulata nel settore e con i figuranti
- le conoscenze tecniche della danza che verrà usata
- la propria attitudine lavorativa (capacità di gestione di un gruppo)
Non sempre si può puntare sullo scalpore per ottenere una
coreografia di successo. A volte il pubblico preferisce qualcosa che non superi
la linea della decenza, o del contesto in cui si trova. A volte una coreografia
può essere giudicata pessima esclusivamente a causa della musica di
accompagnamento. Lo vediamo in tanti ambiti dove le coreografie sono
impeccabili, come nei giochi olimpici.
Chi intraprende la strada per diventare coreografo, si
imbarca verso un avventura unica nel suo genere. Si dovrà avere forza di
carattere e convinzione nelle proprie idee. Solo quando la coreografia sarà
creata si potrà sperare di essere apprezzati anche dagli altri.
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