Modi più efficaci dello sfogare la rabbia


sfogare la rabbia
Tutti cadiamo vittime della rabbia. Quel’ intensa sensazione pulsante ed espansiva che stravolge ogni nostra percezione, fino a modificare non solo il nostro comportamento, ma anche la nostra capacità decisionale. Non a caso si dice “furia cieca” o “vedere nero dalla rabbia.” Studi psicologici hanno infatti dimostrato come la concentrazione visiva sembri proprio rarefarsi e assottigliarsi, man mano che l’intensità dell’emozione sale.

Eppure non è saggio né consigliabile scendere a patti con la rabbia, né con il senso di vendetta. Voglia così per un motivo puramente etico e sociale, la rabbia diventa un grave ostacolo per i rapporti sociali di oggi. E per contro ribattere questo fenomeno vengono spesso consigliati vari metodi. Alcuni sono inefficaci, come il pretendere che la rabbia stia per andare via o reprimere la sensazione stessa, ed altri sono efficaci, ma non se ne sfrutta sempre o consistentemente.

Attacchi di rabbia

La soluzione migliore è quella di comprendere che la funzione della rabbia è segnalarci un problema ben più profondo del semplice caso che ha fatto scatenare la rabbia stessa. Quasi sempre la rabbia è una risposta che diventa un problema se cronica o cumulativa.

Per interrompere quindi questo ciclo si dovrà prendere in considerazione seriamente il cambiare stile di vita, con particolare attenzione a reintrodurre uno stile di vita più sano: meno vizi (alcool, fumo, ..), più attività fisica, cibo sano, e più spazio ad attività filosofiche e/o spirituali.

Ma come interrompere il ciclo della rabbia da subito? Ecco alcune tecniche che puoi implementare e provare immediatamente:
  • La prossima volta che ti accorgi di essere caduto vittima della rabbia, sonda velocemente il corpo per trovare ogni tipo di tensione muscolare, e cerca di rilasciare i muscoli. Per impedire che l’azione non vada a buon fine, concentrati sul respiro facendo un respiro diaframmatico, (respirando di pancia) dapprima inspirando e mantenendo il fiato sospeso per un secondo, e poi rilasciando in espirazione mentre butti fuori l’aria dalla bocca. Il tutto funziona meglio se liberi bene la gola per permettere un passaggio libero dell’aria. Concentrandoti sulla gola inoltre, avrai il vantaggio di rilasciare ulteriore tensione.
  • Controllare il proprio stato fisico è solo l’inizio, per permetterti di avere più controllo. Il problema della rabbia è che molte risposte sono così veloci da sembrare automatiche. Prendere a trattenere il respiro ti aiuta a dilatare il tempo necessario per far diventare il controllo una cosa di testa, ovvero soggiogare l’emozione alla tua volontà. Il passo successivo è analizzare la situazione: puoi andartene e tornare dopo per finire la discussione quando ti sei ripreso? Se la risposta è no, allora devi concentrarti sulle cose più importanti, come lo scopo principale che lega la tua presenza al luogo in cui ti trovi, o il domandarti (e trovare risposte) alla domanda “cosa c’è di positivo in tutto questo?”
  • La rabbia è un’emozione transitoria, ma il nostro corpo non se ne libera e disintossica perfettamente. A volte la rabbia può anche piacere, ma è necessario lasciarla andare ed uscire da noi. Un metodo usato da tanto tempo è quello di tenere un diario dove scrivere le proprie sensazioni. Più si riesce ad esprimere su carta la frustrazione, l’odio e le indicibili costernazioni che siamo costretti a non poter liberare in pubblico… più il nostro corpo troverà giovamento fisico e reale. Purtroppo la rabbia mette in moto tanti processi fisici che richiedono energia reale per il corpo. Rilasciare la rabbia permette di recuperare queste energie. Altri metodi consigliabili sono: fare sport, fare nuove amicizie, coltivare un hobby, goderti una giornata libera, concederti una bella notte di sonno esteso e quant’altro ti aiuti a ricordarti che puoi essere ben più di quella persona che sembra essere riempita dalla rabbia.

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