L’ironia del destino: significati e dimensioni


ironia del destino
Tutti hanno sentito usare l’espressione fatta “l’ironia del destino.” Cosa significa realmente questa espressione? Perché si dice così, e qual è il vero messaggio dietro a queste parole così usate?

Le parole dei modi di dire sono raramente tramandate per riempire il vuoto del silenzio. Molto spesso il loro scopo è quello di trasmettere un significato, od un messaggio. Molti modi di dire provengono anche da opere letterarie, o paritarie opere artistiche di finzione. Una ricerca dei loro veri significati però può dare esiti molto curiosi, ed a volte illuminanti.

Un copione teatrale comico tutto per noi

L’ironia è uno strumento utilizzato spesso nel teatro. Secondo la tradizione teatrale, la realtà è l’insieme di commedia e tragedia. Le cose vanno sia male che bene. Se volete leggete pure la pagina di Wikipedia su l’ironia prima di continuare.

Quando usiamo la frase fatta in questione, tendiamo invece a sottolineare come il “destino” sia un ottimo direttore o sceneggiatore, capace di fingere che le cose stiano andando in un modo, e poi dopo ci rivela tutto il contrario.

Il mezzo usato dall’ironia è quello di rovesciare una situazione su se stessa, usando un piccolo particolare che viene usato come leva per capovolgere i significati in gioco. Così, se durante un evento sportivo vi fate male, saltando così la successiva apparizione, all’inizio potresti essere ben giustamente affranto o arrabbiato. Dopo però arriva l’evento sportivo a cui non puoi andare, e tutti i giocatori si beccano uno strano virus che circolava nell’aria. Tu eri a casa però, e non te lo sei preso. E considerando le varie settimane di atroci dolori della malattia scampata, a confronto della leggera distorsione che ti eri procurato e che era già guarita, ti senti decisamente meglio, se non fortunato.

Una questione di mentalità

Il vero significato di una espressione usata ed abusata come l’ironia del destino è quello di ricordarci come il nostro futuro non è spesso legato alla nostra singola azione. Certamente è positivo per noi pensare che la nostra determinazione e convinzione sia essenziale al raggiungimento dei nostri obbiettivi, ed infatti lo è, ma i rapporti dei vari fattori che determinano i risultati sono diversi.

In altre parole, la realtà è sempre frutto di più eventi che si attivano insieme, così come una composizione musicale che è sempre l’unione delle solite sette note con le loro variazioni, ma organizzate in modi talmente diversi che esistono un numero sconsideratamente elevato di melodie possibili, se non infinite.

Oggi molte cose non vengono spiegate ai giovani e giovanissimi, e si lascia a loro la libertà di imparare certe lezioni che invece dovrebbero essere consegnate loro dai propri genitori e familiari. Ognuno è responsabile dei propri risultati, in maniera e modo in cui non siamo responsabili dei risultati dei risultati. Bisogna credere in ciò che vogliamo e facciamo, ma essere allo stesso tempo tanto elastici da capire che la sola nostra volontà non basta per far accadere qualcosa in questo nostro mondo complesso. È la sua bellezza, ed è così che va imparato ad essere apprezzato.

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