Lo stato psichico dell’ansia è un insieme di emozioni
negative. Queste emozioni sono perlopiù legate ai processi emotivi della
famiglia delle paure e fobie. Quasi sempre lo stato ansioso è accompagnato da
una causa precisa. Molte volte l’ansia subentra alla paura vera e propria in
quanto proietta la sensazione della paura verso il futuro, quando sappiamo che
un evento spiacevole deve ancora capitare ma capiterà.
Alcuni esempi di stati ansiosi comuni sono: la visita dal
dentista, accompagnata spesso da stress e preoccupazione; preparazioni di esami
scolastici e non; aver la possibilità di parlare immediatamente con la persona
che segretamente ci piace, ma con la quale non abbiamo mai deciso di parlare.
Ansia: come combatterla
Il modo migliore per combattere
l’ansia è non combatterla affatto, ma vincerla ancor prima che nasca. Come
è possibile far questo? Semplicemente attraverso una forma di preparazione.
Quando consideriamo mentalmente varie situazioni durante uno
stato di quiete mentale, è più facile valutare possibili punti di forza e
debolezza delle azioni da intraprendere. Analizzare una situazione futura che
può capitare ci offre così la possibilità di pensare a cosa dobbiamo risolvere
o migliorare prima di metterci ad impiegare forze che sarebbero poi vane, dato
che l’ansia è capace di distruggere ogni sforzo commesso.
Come è possibile prepararsi ad una visita del dentista? O
come si fa a prepararsi alla possibilità istantanea come può essere il poter
finalmente parlare con chi ci piace? Semplicemente preparandosi coltivando il coraggio. Il coraggio è un emozione, e
come tutte le emozioni può essere forte o debole. Chi non è in grado di
compiere azioni coraggiose non è necessariamente obbligato a fare azioni vili,
giusto? L’ansia è una paura, e le paure si devono equilibrare con un’emozione
positiva. Il coraggio è l’emozione (od almeno una delle emozioni positive)
che sconfigge l’ansia sul nascere. Non impedisce che l’ansia si presenti, ma è
capace di darti quel senso di sicurezza in te per superare l’imminente
sensazione di ansia.
Quando avrai coltivato il coraggio, sentirai l’ansia
nascere, ed il coraggio rispondere subito forte alla necessità di sicurezza e
protezione. Come ho detto il coraggio è solo una delle emozioni disponibili.
Altre persone possono far appiglio o coltivare altre emozioni, come: la Fede, l’Esuberanza(spesso
di un senso eccessivo di Fortuna o Competenza); l’Orgoglio; la Fierezza; etc.
Come curare l’ansia improvvisa
I rimedi momentanei non prenderanno mai il posto della
prevenzione e della cura. Prendi coscienza del fatto che le seguenti tecniche
possono solo essere considerate delle stampelle per aiutarti a rimanere in
equilibrio.
Sfortunatamente, in qualità di esseri umani abbiamo la
tendenza a diventare immuni a determinati effetti, specialmente quando li
ripetiamo troppe volte. Quindi sfrutta queste tecniche e suggerimenti per darti
quella sicurezza necessaria a capire che è possibile sconfiggere l’ansia alla
radice: basta affrontare le proprie paure. Sconfiggi le tue paure. Affrontale.
O conserverai l’ansia per sempre, e quando anche queste veloci tecniche
perderanno efficacia, sarai in una situazione peggiore di quando hai iniziato.
- Rilassamento muscolare accelerato. L’ansia è un’emozione che possiamo combattere dal punto di vista fisico. Per qualche istante, non appena senti l’ansia arrivare, assumi una postura corretta (da seduto o in piedi è uguale purché corretta) e prendi un respiro profondo e dal diaframma (overo respira “di pancia”.). Contrai tutti i muscoli del tuo corpo mentre stai inalando così che tu possa percepire la tensione muscolare trasformarti come in una statua d’acciaio, e mantieni lo sforzo muscolare per qualche istante quando hai finito l’inalazione (sii naturale nel respirare, e non sforzarti oltre il necessario.). Quando dopo uno o due secondi di pausa cominci a buttare fuori l’aria, comincia a rilasciare totalmente la tensione muscolare, fino a rilassare ogni muscolo del corpo. Funziona benissimo. (ci sono molti muscoli che non contraiamo del tutto e spesso, come ad esempio quelli della faccia e del collo. Attenzione a non sforzare eccessivamente questi muscoli che usi poco, altrimenti li potresti infiammare inutilmente.)
- Ancora più fulmineo del rilassamento muscolare c’è la distrazione forzata. Non appena senti l’ansia sorgere in te, devi accettare la tua capacità naturale di poter lasciar andare quell’emozione. A seguire, non appena hai dato a te stesso/a il permesso di lasciarla scivolare via, concentra la tua attenzione su qualche stimolo esterno presente. Per chi ha una buona vista va benissimo guardare qualcosa di nuovo. Io consiglio di scegliere qualche oggetto che sia sulla linea d’orizzonte naturale o al di sopra di essa (non sotto la linea di orizzonte immaginaria davanti a noi.) Puoi usare anche l’udito o gli altri sensi, ma dovresti chiudere gli occhi per concentrarti totalmente… e quest’ultima opzione non è una soluzione troppo elegante se vuoi sconfiggere l’ansia per parlare finalmente alla persona che ti piace. Una volta che ti concentri sul nuovo elemento, devi mantere viva l’attenzione. Puoi metterti a descrivere l’immagine dentro di te, contare le parti numeriche (i numeri sono ottimi per desensibilizzarsi su un piano neutro), qualsiasi cosa che tenga la tua mente occupata e la tua attenzione vigile sul nuovo oggetto.
- Terza tecnica devastante e risolutiva, capace di far terminare l’ansia all’istante: ridere. Quando prima accennavo all’esigenza di equilibrare un emozione negativa con una positiva, ci sono determinate emozioni che possono essere considerate “altro.” L’umorismo è tra queste. Si può ridere veramente dell’ansia. Io stesso ho approcciato sempre l’ansia in questo modo. Il mio senso dell’umorismo mi portò ad osservare come l’ansia mi riduceva, bloccandomi dal fare ciò che volevo fare. Così, trovando la cosa divertente (perché dopo che un paio di volte fallisci per via dell’ansia o reagisci bene o reagisci male) risi della goffa esperienza che l’ansia è per tutti noi, indiscriminatamente. Oggi se non rido, sostituisco alle risate la semplice osservazione diretta della mia condizione (nel senso che se anche provo ansia e disagio, dico che sto provando ansia e disagio alla persona o persone che ho davanti, ma poi continuo a fare ciò che sto facendo. Funziona che è una meraviglia, in quanto a volte la nostra mente ha semplicemente bisogno di imparare che osare non vuol dire sempre rimetterci le penne. E la nostra mente alla fine della giornata vuol solo impedirci di fare cose stupide e di morire. Per questo proviamo ansia, anche quando l’ansia stessa è più dannosa del problema reale. La nostra mente non sa la differenza, quindi sta a noi insegnargliela. Ed io questo gioco delle parti lo trovo divertente: quello che dovrebbe salvarmi a volte può farmi uccidere, ridicolo no? Trova anche tu l’umorismo in tutto ciò, in quanto l’umorismo è legato al contesto stesso della nostra vita. È difficile che quello che fa ridere me faccia ridere anche te allo stesso modo. Non se non abbiamo vissuto la stessa vita negli stessi ambienti o con esperienze molto simili.)
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