Attraverso l’ipnosi, si può cominciare a vedere le paure
sotto una luce particolare. Al di là dell’aspetto psicologico, dove troviamo
ogni sorta di interpretazione relative alle paure, la scienza ci pone il
problema in termini pratici: abbiamo una situazione che innesca una reazione
fobica, ed è desiderio del paziente cambiare tale reazione.
La paura tra la propria forza nella sua natura irrazionale:
intensità, automatismo e gestalt. Ogni paura ha una sua rilevanza in base a quanto ci influenza (intensità), quando ci influenza (automatismo
conscio od inconscio) e in che relazione è la nostra paura con tutto ciò che ne
è interessato: memorie, associazioni, sinestesie, etc. (la paura è una gestalt.).
Le paure dei bambini e le paure dei grandi: diverse soluzioni.
Per alcuni, le paure sono informazioni acquisite, ovvero le
paure sono imparate. Sotto tale prospettiva, possiamo voler differenziare le
paure derivate da traumi, e quelle derivate da altre circostanze, ma alla fine
si tratta di voler vedere la paura come un comportamento.
In tal senso, si vuol andare a sostituire con l’ipnosi un comportamento
migliore o preferibile in sostituzione alla vecchia risposta: l’ipnosi può fare
questo, e la scelta terapeutica di supporto da risultati generalmente veloci.
Non tutte le paure sono però così gravi da richiedere l’intervento
dello specialista. Infatti, alcune paure possono essere fermate, spesso quando
sono ad uno stato di ansia. L’ansia è infatti uno stadio precedente all’episodio
fobico, e nella differenza pratica si nota che l’individuo ha un controllo
razionale assai maggiore. L’influenza dell’ansia tuttavia corrobora la pazienza
e le capacità del soggetto, il quale finisce con l’errare oppure auto-influenzarsi
negativamente (anche grazie ad un dialogo interno molto negativo.).
Esemplare è la necessità di essere bravi genitori, ed insegnare ai propri figli agendo da brave guide
in un mondo in cui loro fanno sempre la loro prima esperienza. Ogni figlio può
diventare vittima di tensione inutile se un genitore lo abbandona completamente
alle esperienze del mondo. Purtroppo accade più di quanto si pensi, ed il fatto
che molti genitori non si pongono nemmeno il problema non è un deterrente alla
qualità delle persone che, crescendo, manifestano fobie ed altri problemi
comportamentali.
Da piccoli, molti sono i bambini che hanno bisogno di
ricevere sicurezza, validazione e riconoscimento. La differenza tra le paure di
un bambino viziato e quelle di un bambino tralasciato sono evidenti, anche in
relazione ai complessi personali che sottostanno all’eccesso o carenza di protezione.
Un bambino sano manifesta una elasticità
emotiva, o capacità di sostenere un po’ di tensione senza che essa conduca il
piccolo verso stati di ansia. Una reazione comune di bambini mal cresciuti è
anche il distacco emotivo, un meccanismo di difesa come tanti altri.
Sia che si veda o meno la paura come un comportamento,
visitare un terapeuta può essere un valido aiuto per ottenere strategie sociali valide. Anche un normale psicoterapeuta
presso le aziende di sanità locale (ASL) sono in grado di chiacchierare con il
paziente al fine di individuare problemi comportamentali, correggibili tramite “strategie
sociali” ovvero “consigli pratici sul da farsi” in determinate situazioni. Tale
approccio non richiede alcun uso di ipnosi (che può essere usata dallo
psicoterapeuta al massimo per rinforzare il buon consiglio) ed è facilmente
testabile prima di procedere a sessioni che permettano una migliore
integrazione nella vita di tutti i giorni.
Generalmente si procede con terapie brevi di cui sei sedute
sono considerate per un buon risultato. Non sempre gli esperimenti personali
del soggetto finiscono con l’essere di aiuto ad una terapia, ma c’è da dire e
sottolineare che è sempre il paziente a correggere se stesso alla fine,
quindi se anche si riconosce di aver adottato soluzioni fai da te non efficaci,
non bisogna in nessun modo trarne ulteriori paure. Quando si hanno dei problemi
è normale tentare delle soluzioni. Se le soluzioni non ci soddisfano, è normale
provare altro. Quello che conta è il risultato finale. La vera ed unica
motivazione è una vita priva della vecchia fobia oppure una vita assai migliore
in cui si è consapevoli che sì, avremo quelle risposte inaspettate, ma sapremo
inquadrarle all’interno di una vita che non deve temerne la presenza più di
tanto. A volte infatti, serve anche tempo
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