I complimenti sono una parte fondamentale della nostra vita:
ci permettono di apprezzare la diversità, la peculiarità, ed è un’occasione per
aggiornare le considerazioni degli altri. Ogni complimento è la summa di una
valutazione svolta da chi genera le generose parole.
La nostra storia è piena di momenti in cui i complimenti
sono stati causa di situazioni diversificate. Per molti, i complimenti sono
qualcosa non positiva. Esistono persone che sono molto scettici degli
apprezzamenti altrui, perché sanno che i complimenti possono essere usate per
manipolare la mente ed il giudizio della persona oggetto delle attenzioni, e
poi ci sono le condizioni giornaliere in cui i complimenti diventano simili ai
“grazie,” e ci si può staccare dal loro effetto anche solo per la ripetuta esposizione.
Ci si può abituare ai complimenti fino a stancarsene. Questa mini guida vuol
porre l’attenzione su chi li riceve, poiché saper ascoltare gli altri è la
chiave per apprendere le diversità altrui e conoscere i vari tipi di persona
con cui abbiamo ogni giorno a che fare.
Trattare i complimenti come rispondere ad un grazie.
Partendo dalla base, un complimento è qualcosa di positivo.
Bisognerebbe apprezzare la forma del
complimento di per sé. Pertanto, reagire in modo negativo è sempre sconsigliato,
anche quando il complimento è palesemente falso. Almeno che tu non voglia
ingaggiare un dibattito (da cui partiresti comunque svantaggiato, data la
natura positiva del complimentare cose e persone) ti consiglio di partire
prendendo per buona la natura del gesto.
Dal punto di vista pratico, in assenza di parole per
accompagnare la risposta alle parole del complimento, oppure durante la fase
iniziale di sperimentazione, usa un semplice “grazie” come risposta. Noterai
diverse risposte per un motivo molto preciso: quando si parla di belle parole
(sia che tu faccia o riceva il complimento) ha molta influenza il modo in cui tale affermazione viene
espressa.
Quando sai distinguere bene il tono vocale di un apprezzamento sarcastico, e lo sai distinguere da
parole sincere, allora modifica il modo in cui pronunci il tuo grazie. Cerca
sempre di uguagliare il tono di voce di chi te lo fa, o meglio ancora cerca di
essere leggermente più entusiastico dell’emittente. Inconsciamente, segnalerai
che tale comportamento è bene accetto, e stimolerai un comportamento ancora più
positivo negli altri.
Quando vari il tono rispetto a quello usato da chi ha fatto
il complimento, potresti variare il messaggio legato alla tua risposta. Un
silenzio in più, od una pausa più lunga possono modificare il messaggio che
manderai (ancora, anche usando un semplice grazie.). Troppo veloce? Troppo
lento? L’unico modo per trovare un buon tempismo è notare le differenze.
Fortunatamente, non si parla di giusto o sbagliato. Sto evidenziando che il linguaggio non verbale ha variabili che
noi automaticamente traduciamo in qualche modo. Siine ben consapevole, e cerca
di notare queste sfumature. Ti aiuterà a calibrarti alle persone con cui
interagisci.
Riguardo la scelta delle corrette parole che possono interessare una risposta ben più
forbita di una semplice parola composta da due sillabe, non si può che
ricordare che un complimento ha lo scopo di mettere in risalto qualcosa che l’altra
persona ha notato. Ciò può avvenire per cortesia, o perché l’altra persona ha
genuinamente notato qualcosa. Più è specifico il complimento, e più è semplice
notare di cosa stiamo parlando. Ma ci sono anche persone poco abili nella
comunicazione verbale, o semplicemente timide.
Pertanto, puoi sempre fare domande per approfondire la cosa
messa in risalto dai contenuti del complimento. Tratta quest’ultimo come un invito ad iniziare una conversazione.
Condividi le tue conoscenze sull’argomento, o sull’ignoranza. La cosa peggiore
che si può fare è partire con la modalità “io, il centro del mondo,” ovvero con
la modalità egoistica. Anche se è naturale tradurre il complimento con un “questa
persona vuol sapere di più di me,” non dare per scontato l’interesse altrui. Al
contrario, quando ti capita di partire con questa modalità, finisci con il
divergere l’attenzione del tuo discorso verso un altro finale, od una domanda
aperta che possa coinvolgere l’altra persona.
Una menzione a parte va fatta per chi riceve frequentemente
i soliti complimenti, come le persone di bell’aspetto. Le ragazze sviluppano
generalmente una sorta di scudo sociale, e gli uomini possono sia averne uno
ugualmente, oppure sviluppare un diverso atteggiamento per cause diverse. In
entrambi i casi, consiglio di sperimentare con diverse risposte o con il grazie
(purché non sia detto in modo secco perché vi penalizza a prescindere.). Se non
volete essere disturbati, basta ammettere il proprio stato emotivo. Ovviamente,
se la caterva di disturbatori vi perseguita in discoteca od altri posti
sociali, la solita tattica va bene. Io mi riferisco a quei casi in cui
rispondete in modo automatico. Quando non ci rendiamo conto del nostro
comportamento, siamo vittime dell’abitudine,
e questo è sempre indesiderabile. Lotta sempre per una consapevolezza che premi
il comportamento positivo nel mondo, sia tuo che altrui.
Quando avrai capito come gestire queste basi, e saprai
essere padrone delle tecniche ricettive, allora sfrutta la tua esperienza per
complimentare gli altri. Diventare efficienti con i complimenti è qualcosa che
è stato troppo messo in cattiva luce dai manipolatori comuni. Le persone hanno
bisogno di essere complimentate sinceramente, e parte tutto da sapere come rispondere ad un complimento. Un
essere umano ha bisogno di sentirsi amato ed apprezzato. Un complimento sincero da qualcuno che è
semplicemente positivo, meglio se da un estraneo (nei contesti sociali ti sarà
capitato,) può davvero cambiarti la serata, l’atteggiamento od anche la vita.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, e quel cambiamento diverrà
realtà.
Questa ed altre tattiche e strategie sociali sono a tua disposizione nel mio blog. Il post è poco pratico? Commenta. Fammi sapere cosa vorresti, o cosa cercavi. Contattami su G+ e Facebook per le tue richieste, e le elaborerò volentieri se posso!
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