Come combattere la depressione occasionale.



come combattere la depressione
Chi soffre di depressione sa già che il discorso si dilunga in un nuovo modo di vedere la situazione, e spesso si è già munita di un aiuto specializzato come può essere lo psicoterapeuta. Lo psicoterapeuta è una figura poco compresa in Italia, ma si occupa della salute mentale ed emotiva delle persone, così come il medico della mutua si occupa di curare il corpo dei pazienti. Ne ho parlato qui.

Chi di tanto in tanto si “sente depresso,” ovvero percepisce la depressione come un termine di uso più comune, cerca invece qualcosa che riaccenda quella passione personale, o voglia di vivere. Chi rientra in questa categoria può dare diversi significati alla parola depressione, ed i significati in questione possono oscillare tra il “non avere voglia” ed un disagio non ben definito. Il mio articolo si rivolge a questo tipo di persone che hanno bisogno di una soluzione istantanea.

Come uscire dalla depressione momentanea.

Quello che voglio offrire sono soluzioni pratiche. Non mi interessa dilungare l’argomento su argomenti che possono favorire meccaniche capitalistiche come le lunghe terapie, le brevi od i farmaci migliori. Quello che una persona non seriamente afflitta da depressione clinica deve raggiungere è un nuovo modo di vedere le cose. Si deve essere orientati a raggiungere tale obbiettivo: serve un modo nuovo di vedere le cose, vivere la propria vita e provare emozioni.

Una volta compreso il punto di arrivo, si può considerare brevemente il punto di partenza per individuare quelli che ritengo essere tattiche essenziali. Partiamo quindi dalla logica razionale: di tutto ciò che ti circonda, niente ha un suo senso. La depressione che stai sentendo ti sta ricordando questo.

come uscire dalla depressioneNon esistono leggi, non esistono limiti ai tuoi diritti, e non esistono il bene ed il male. Tutto ciò che ti circonda, dalla povertà alla sofferenza, è una gabbia in cui tu accetti di vivere. Tutto è frutto di fantasia: i soldi sono un mezzo che non si basano su nulla di fisico (non esiste un modo che permette di dare un valore al tempo od alle risorse, tutto è concordato dall’uomo in modo arbitrario,) le tue convinzioni e credenze sono solo la somma dei precetti che ti hanno raggiunto negli anni e che tu stesso hai validato (vivendo in un'altra realtà o tempo avresti avuto altre credenze,) e le tue azioni hanno un riflesso solo nelle conseguenze pratiche che generano (quindi se resti in una stanza da solo ha poca importanza se ti senti felice o triste, perché l’unica cosa che conta sono le azioni che intraprendi. Che le tue azioni siano o meno giustificate, la realtà viene ad essere interessata dal fisico, e le tue emozioni appartengono al reame dell’astratto. Il significato delle cose non esiste di per sé, ma è solo un ponte che tu stabilisci per usare gli strumenti mentali alla realtà che ti circonda, così come le leggi fisiche ti ricordano che la realtà ti impedisce di fare ciò che immagini, ma che devi adattarti ad un sistema esterno alle tue capacità.).

Sentirsi depressi quindi non deve voler certo dire che hai un qualche particolare diritto ad esser trattato meglio degli altri, in un modo diverso o speciale. Chi è funzionale, ha la capacità di cercare e chiedere l’aiuto necessario. Il più delle volte, le depressioni momentanea si basano sul fatto che si dimentica che nulla ha senso in questa nostra vita. Siamo noi che partiamo da un terreno privo di significati, e che sviluppiamo una vita in cui uniamo diversi concetti strutturali come possono essere la nostra identità, la nostra reputazione, le nostre preferenze, e via dicendo. Siamo figli del cambiamento e del divenire. Le nostre scelte e la nostra volontà ci rendono ciò che siamo. La nostra realtà ci ricorda solo gli obbiettivi che abbiamo attivamente o passivamente raggiunto.

Detto questo, ci sono diversi strumenti che possiamo usare. Tutti si basano sulla logica razionale. Comunemente, questa viene chiamata autocritica, ed è fondamentale padroneggiarla. Puoi approfondire e perfezionare le dinamiche della tua autocritica mettendola alla prova con queste tecniche. Superata la fase essenziale dell’autocritica, ecco che dobbiamo esaminare gli eventi recenti. Ed è ora che suggerisco queste tecniche.

Il gioco della responsabilità. Per la maggior parte delle persone depresse, si parla di un “problema.” Qual è la tua relazione con questo problema? Sei dipendente dalla situazione oppure hai controllo su di essa? Recupera le tue responsabilità, ed esercita la tua mente per trovare modi nuovi in cui puoi diventare più responsabile della tua situazione, e controllarla. Se senti che non puoi controllarla, chiediti chi ha il potere, come puoi emularlo o contattarlo. Trova il nemico, e trova il nemico in te stesso. Le tue responsabilità, e la tua volontà ad essere più responsabile del tuo presente e futuro sono la chiave per vincere questo gioco. Chi vince il gioco, avrà a disposizione una nuova energia emotiva per sbloccare la situazione.

L’eliminazione dei perché. Per troppe persone, esistono sempre delle cause specifiche. Avere dei singoli motivi è distruttivo, quando l’esame non coinvolge l’analisi dell’intero sistema. Così come non si può essere indipendenti senza una società giusta, non si può essere giusti con se stessi se non prendiamo in esame tutto quanto il nostro ambiente, o mondo di esistenza. Elaboro meglio questa differenza in questo post. Per i tuoi momenti di depressione, impara come combattere la depressione mettendo da parte le sue cause. Trova lo spazio di serenità in cui puoi osservare ciò che ti succede come la semplice sperimentazione di emozioni. Il controllo sulle tue emozioni è qualcosa che puoi raggiungere: le tue emozioni sono segnali del corpo, generati dal tuo organismo per indurti ad agire verso una risoluzione. Prendi sempre più coscienza delle tue sensazioni, metti da parte le tue emozioni, comprendile e solo dopo osserva se nelle cause ipotetiche che hai individuato vi sono tracce su come puoi risolvere tale problema. Se il problema si allarga, ripeti tale esercizio.

Crea un canale espressivo. Le nostre emozioni sono energia che invade il nostro corpo. L’energia ha un punto di origine, ed uno o più punti di arrivo. La depressione ha un percorso molto prevedibile, perché si origina da una parte e spesso è pervasivo, ovvero tende a bilanciarsi in egual parti in una parte del corpo, oppure in tutto il corpo direttamente. Puoi sfruttare questo meccanismo perfetto creando un canale di sfogo che permetta alle tue emozioni di continuare il viaggio verso un punto di origine esterno a te. Questa tecnica è naturale, e prevede l’uso dell’immaginazione. I suoi effetti sono quelli di darti un senso di controllo sulle emozioni, ma non otterrai altro, e soprattutto non impatterai la risoluzione di eventi futuri. È solo un modo per darti spunti creativi che a loro volta possono generare obbiettivi precisi, oppure altre attività che tu potrai apprezzare o meno. In qualità di nostro meccanismo di difesa naturale, puoi individuare un metodo espressivo nelle arti e nelle attività che ti piacciono, e creare arte, movimenti, azioni, etc. che possano essere infusi con l’estro della depressione che ti pervade. Il canto è un chiaro esempio di come anche l’immaginazione può trovare il suo spazio nel mondo. Non necessariamente saprai come fare all’inizio. Sperimenta. Fallirai finché non troverai il tuo modo ideale.

Esistono altri metodi molto vantaggiosi, ma non voglio incorrere nel rischio di foraggiare informazioni eccessive. Ognuna di queste tecniche è meglio utilizzata da sola fino alla sua massima comprensione. Provare a fare una mescola tra tecniche diverse senza padroneggiarle è qualcosa di indesiderabile. Se poi il tuo problema è la pigrizia, allora ti consiglio di smettere di fare qualsiasi cosa, e di isolarti per un po’ nella totale inerzia. Non sono ammessi trucchi: niente TV, Youtube od altro. Non devi intrattenerti. Arriva allo spallo più completo, e vedrai che prima o poi la voglia di far qualcosa la troverai.

Puoi trovare altre tecniche pratiche nel mio blog, dagli un’occhiata! Non mancare di contattarmi su G+ o Facebook se lo desideri. Altri argomenti comprendono:


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