Capita a tutti non sapere come gestire il proprio tempo libero.
Quando si ha la settimana impegnata da lavoro, studio o quant’altro, può
verificarsi il fenomeno dell’indecisione pura sul da farsi. Quando rimaniamo
perplessi da noi stessi, comprendiamo che siamo esseri abitudinari.
Ogni persona ha una propria psiche guidata da determinati
fattori. La motivazione che sottostà alle azioni più semplici, così come quelle
più complesse, richiede un obbiettivo da raggiungere, uno scopo che determini
conseguenze positive o ricompense valide ed attraenti.
Non so proprio cosa fare, forse potrei…
La differenza tra due persone di cui una sempre indaffarata
e l’altra perennemente indecisa è legata ad una chiara differenza di autostima.
La differenza è palese in quanto lo vediamo dal comportamento, dal modo di
pensare ed agire; tutti quanti abbiamo due stereotipi profondamente opposti: il
lavoratore anche troppo efficace che non sa gustarsi le vacanze, ed il perdente
che non fa niente della propria vita. Quando abbiamo a che fare con il tempo
libero, ognuno di noi è costretto ad aver a che fare con se stesso.
La cultura in cui
nasciamo determina molte delle nostre abitudini. I bambini di oggi guardano la
TV, ma usano molto di più il PC rispetto alla generazione dei genitori, che
potrebbero preferire la classica uscita al bar, una cosa che i loro nonni non
sempre tollerano visto che loro non starebbero mai tanto tempo a fare lo zuzzurellone
per strada; i nostri nonni preferirebbero sistemare casa, andare a preparare
gli strumenti per il campo da coltivare o per qualsiasi sia il loro
hobby/lavoro. Ogni cultura ha un suo marchio di fabbrica.
I tempi cambiano, e quasi nessuno si interessa a leggere i
cambiamenti. Cosa succede se ci fermiamo a vedere cosa realmente sta accadendo
nel mondo? In poche parole, il tempo diventa sempre più stretto, c’è bisogno di
saper fare qualcosa e farlo bene. La tecnologia è destinata a dettare le regole
dei mercati, l’informazione sta dilagando come fenomeno finalmente globale, la
globalizzazione sta abbattendo i confini e mescolando le lingue. Il lavoro sta
cambiando.
Cosa c’entra tutto questo con il tempo libero? Come si può dedurre qualcosa da tutto questo per
scoprire cosa fare oggi o domani? Le
vacanze non sono uguali ai giorni liberi: le vacanze sono un premio, e sono
qualcosa che stanno per scomparire quanto i salari che diventano man mano più
bassi e piccoli. Oggi, il tempo libero sta diventando un bene prezioso. Non ci
si può più permettere di essere pigri, ma bisogna leggere tra le righe, per
impedire di farci travolgere da tutti questi cambiamenti. Chi si ferma è
perduto.
Il tempo libero dovrebbe essere usato per coltivare nuove
abilità, nuovi interessi e raggiungere nuovi livelli di consapevolezza. Leggere
un libro può essere sempre utile, così quanto usare Youtube per vedere qualche tutorial
gratuito su come imparare a cucinare, parlare una lingua straniera o fare
qualsiasi cosa ti possa aggradare. La verità è che la pigrizia è la nuova tendenza che rischia di dare i natali agli
annali di questo secolo.
Tra le capacità che nel nuovo millennio non possono mancare, ce ne sono alcune che sono da considerarsi fondamentali. Il motivo della loro indispensabilità risiede nel bisogno di un equilibrio mentale e fisico molto forte, che serve per rimanere saldi in un momento di cambiamenti folli come questo che stiamo vivendo. Senza alcun fondamento in queste arti e scienze, il fallimento è pressappoco garantito. Ecco una lista di attività essenziali:
- arti marziali –controllare il corpo vuol dire comprendere il proprio potere reale per sviluppare una bilanciata autocritica; la mente non si distacca mai dallo sport ma gli italiani hanno ancora la mentalità sport=salario/perdita di tempo
- arti dello spettacolo –sia che si tratti di recitazione, canto o scrittura, il nostro mondo è un mondo sociale governato dalla qualità dei rapporti sociali; se migliori i rapporti sociali migliorerai la tua vita e la qualità del tuo futuro tempo libero
- scienze psicologiche –la psicologia ha fatto passi da gigante nell’indagare l’animo umano; ciò che la psicologia può fare oggi è pressappoco ignoto agli italiani che continuano ad avere un attitudine negativa persino verso la figura dello psicologo, incuranti del fatto che la psicologia è viva, non solo nella pubblicità, ma ovunque, intorno a loro
- arti culinarie –strettamente legate alla conoscenza del proprio corpo e della nutrizione, gli italiani pensano perlopiù che la cucina serva solo per mangiare e non per tutto quanto ruota intorno ad essa; cucinare non vuol dire solo mangiare ma anche imparare capacità organizzative, creare abilità, pianificare e molto altro
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