Dire addio al tabacco: cosa succede quando non fumi da oltre un mese.

addio al tabacco
Raggiungere il primo mese di libertà dal fumo rappresenta solo l’inizio. Non vi è alcuna trasformazione: le debolezze restano, ed è molto facile cedere alla tentazione di una sigaretta (in compagnia, come premio, come rito, etc.). La differenza tra fumarsi una sigaretta dopo solo un mese di stacco, e fumarsene una dopo un periodo di tempo assai maggiore, è rilevante.
Per molti, una droga è una droga ed esistono molte persone a favore del concetto che “se riinizi poi ci ricaschi.” Ed è vero. Se un drogato assuefatto fa un periodo di stacco, per poi riprendere, ha solo perso tempo. Tuttavia esiste il modo di frapporre qualcosa tra i due eventi, ed è possibile ottenere una vera e propria trasformazione personale che rende tale pericolo inesistente (patologie e condizioni paradossali escluse.).

Superare il primo mese senza fumare. Il problema del “Perché.”

Chiunque giunga al primo mese, ingaggia se stesso in questa conversazione: ora cosa succede? Mi riconcederò una sigaretta prima o poi? Quando potrò fumare e non sentirmi in colpa (od altro)? Queste sono reazioni tipiche ed assillanti di chi non ha affrontato un percorso metodico, come quello indicato nella prima fase della presente guida. Tuttavia, anche chi ha seguito il piano d’azione indicato incapperà in alcune difficoltà, o situazioni analoghe, perché pur non comprendendone la natura, è destinato a passare di qui come fanno tutti.
Se per chi vive il momento tale situazione è sottovalutata al punto da esser vista come l’abituale lotta tra il desiderio e la ragione (o qualunque sia l’etichetta che vi è stata sovrapposta,) per chi è ben più avanti sul percorso, è palese l’importanza che tale periodo significa.
Quella che viene percepita come lotta o disaccordo interiore è in verità una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Essere un fumatore, come essere un lavoratore, un genitore e quant’altro, è un identità. Un identità è un livello autonomo di consapevolezza e coscienza: ha il dominio di determinate informazioni, influenza comportamenti, ed è un esperto nel suo settore. L’identità "fumatore" è abituata a gestire il piacere, lo stress, il tempo libero: è come una babysitter silenziosa di supporto, che odia sentirsi dire cosa fare e come farlo.
Per contro, ora non esiste una vera e propria identità che si possa opporre autorevolmente e con la stessa integrità alla più consolidata esistenza del tuo io fumatore. Semplicemente tu (il tuo nuovo io determinato a smettere) non sei nessuno per dire al tuo vecchio io fumatore ciò che è meglio per lui/lei. Chi sei tu per dire a quella parte di te che ora si fa come dici tu, e che non c’è più bisogno dei vecchi servizi? Vuoi dargli il benservito con arrivederci e grazie? Lo scontro si fa realtà interna, e deve essere risolto con un imposizione definitiva.

Il segreto della nuova identità senza bisogno di credere alle favole.

La psicologia affronta questa lotta interna come una gestalt, ovvero un insieme di parti contrastanti che si ritrovano in conflitto entro lo stesso spazio: un po’ come una famiglia che si ritrova con figli adolescenti ribelli e genitori con la crisi di mezz’età, eppure la famiglia deve andare avanti, ed andrà avanti.
In parole povere, superando il primo mese otterrai l’importante traguardo di liberarti dai problemi fisiologici legati all’aspetto chimico dei composti tossici, ma sei ancora lontano dall’indipendenza psicologica. Sei come un atleta che vuole un corpo scolpito ma lavora solo braccia e gambe senza considerare il torso. A volte, si può sbagliare insistendo in metodologie sbagliate: i risultati sono quelli che contano, ma si può insistere avendo ragione solo per un certo tot di tempo; se i risultati non si raggiungono entro tempi ragionevoli, bisogna cambiare approccio, perché quest'ultimo è sbagliato.
Per l’indipendenza dal tabacco, si tratta solo di lavorare su te stesso come persona. Potrebbe confonderti l’idea che non c’è niente di male nel fumare tabacco, ma la realtà delle cose è complessa, non complicata o difficile. Se fai fatica a ragionare ed usare la tua mente per mettere in ordine i tuoi pensieri, non importa cosa farai o come ti comporterai: la procedura sarà sempre sbagliata perché la mente si corregge imparando ad usare la mente. Per dirla modificando un espressione del film Matrix (uno dei più recenti film simbolici-filosofici) “la mente a volte può farti male perché non l’hai mai usata.”.
Imparare a pensare correttamente è un percorso che molti non intraprendono per i motivi più sbagliati. I casi più comuni annotano diversi disturbi, come un arroganza emotiva nei confronti delle capacità razionali, ma il più delle volte si tratta semplicemente di meccanismi di difesa, fallacie logiche e costrutti mentali con il solo scopo di non ammettere la propria incapacità ed oggettiva inferiorità mentale rispetto ad altri. Non si vuole vedere se stessi come persone che hanno qualcosa in meno degli altri, e quindi non si accetta il fatto che se la mente non viene allenata, non migliorerà. Chi inizia avrà sicuramente difficoltà come tutti, ma chi non inizia non avrà mai speranze.
Osservando il caso opposto di chi invece ha buone capacità razionali ma pessime qualità emotive, i tossicodipendenti spesso si presentano come persone fortemente interessate a “sentirsi bene,” cedendo così alla loro parte emotiva. Se si pensa al tossicodipendente povero di strada tipico dei film, lì mancano entrambe le capacità, quindi quando mi riferisco ai tossicodipendenti mi riferisco ai contemporanei abusatori di stupefacenti dalle qualità intellettive medie.
L’uso delle droghe è un costume millenario, che ha spesso determinato il successo di intere civiltà sulle altre (ad esempio, i macedoni di Alessandro Magno non avrebbero mai potuto compiere le loro imprese senza oppio ed oppiacei.). Il tabacco è di per sé una sostanza tossica per l’organismo capace di stimolare delle sensazioni piacevoli: esiste un motivo per cui la gente inizia a fumare, e bisogna capire tutta la storia se si vuole che esista anche la fine di essa. Senza droghe, non esisterebbero farmaci: i due termini sono assoluti sinonimi, perché la parola “droga” significa “principio attivo.”
Questo che hai appena letto è un esempio di ragionamento critico. Non si può sviluppare un corretto ragionamento se non si è disposti a vedere il quadro complessivo. Se si evita di guardare alle cose che non si vogliono vedere, non si avrà mai alcuna speranza di ottenere la verità, perché anche se mai incappassimo in essa o ci venisse apertamente detta, finiremmo con il rigettarla in modo autonomo ed automatico. Un po’ come succede con la politica quando si smette di guardare al reale, ma si “crede” come si fa come con le religione (altresì definita “oppio dei popoli” per un motivo o più.).

Sviluppare una nuova identità: i mattoncini per costruire il tuo nuovo io.

Se quello che hai letto fino ad ora è ancora troppo per le tue attuali capacità, ecco la versione breve: sei troppo abituato a vivere il fumo in un modo troppo di parte, e per vedere come realmente vanno le cose, devi prima smettere di essere te stesso, e diventare qualcosa di diverso (possibilmente qualcuno migliore.).
Per arrivare alla verità, avrai bisogno di intraprendere un percorso che ti porti a mettere in discussione ciò che reputi vero: la tua mente, il modo in cui ragioni e percepisci il mondo e te stesso. Lo scopo non è quello di autodistruggerti, ma quello di testare te stesso. Requisito essenziale è ottenere da te stesso il permesso di tornare ad essere umile, e disposto ad indagare/ricercare la verità per te stesso, piuttosto che ricevere dagli altri i pensieri relativi a come e cosa pensare. Se vedi il mondo attraverso i precetti degli altri, non lo stai vedendo attraverso i tuoi.
Tutti quanti noi cresciamo con delle convinzioni, credenze e memorie. Queste conoscenze influenzano il modo in cui pensiamo ed usiamo la nostra mente. Esistono diversi metodi, chiamati “strategie” in psicologia, che possono migliorare le tue capacità mentali: logica, memoria e consapevolezza sono alcune delle aree comuni più conosciute.
La logica guarda al modo in cui parli, formuli sentenze e frasi in relazione alla realtà del mondo. La grammatica ti ha insegnato come si scrive frasi corrette di senso compiuto, ma cosa dà il senso alle frasi? Perché alcune frasi sono vere ed altre false? La logica si occupa di questo, e si divide in tanti settori, come retorica, eristica e dialettica. Più diventi bravo con la logica, meno fatica farai a ragionare e raggiungere la verità delle cose. Dopo qualche anno di padronanza, sarai una persona totalmente diversa.
La memoria è la capacità di ritenere informazioni. Ma esistono modi per migliorare la tua memoria? Assolutamente sì. Non te ne hanno insegnati a scuola, e questo già dovrebbe dirti molto sulla qualità dell’istruzione italiana. Impara le mnemotecniche, aumenta davvero le tue conoscenze e sapendo più cose, migliorerai automaticamente la tua vita in ogni ambito in cui investirai tempo ed energie. Forse ora capirai perchè ti dicevano che "mancavi di metodo di studio," ma non ti hanno mai detto quale era il metodo giusto.
La consapevolezza è l’insieme delle tue percezioni assolute. Se ti è chiaro il concetto di incoscienza, sia in senso figurato (un immaturo è incosciente) che letterale (durante il sonno sei incosciente,) possiedi la capacità di distinguere e fare distinzioni grazie a questo tuo lume interno, che ti guida. La consapevolezza può essere migliorata attraverso la meditazione, lo yoga (che non è solo ginnastica ma una vera filosofia e dottrina comportamentale,) oppure altre pratiche come il controllo del respiro od ancora la lucidità durante i sogni (chiamato anche yoga dello stato sognante.).
Almeno che tu non abbia dedicato ogni istante della tua vita al miglioramento personale da quando hai avuto coscienza e conoscenza del mondo, è impossibile che tu abbia controllo e consapevolezza di ognuna di queste aree. Io stesso che studio da tanti anni, incappo sempre in qualcosa di sempre più profondo, di nuovo e di diverso. Ovviamente, non si può neanche passare la vita nella continua ricerca senza mai avere dei riscontri positivi, quindi ho personalmente citato solo le cose che hanno dato i loro frutti. Esistono tantissime altre attività mirate al miglioramento personale che io non ho trovato utili. Ma ognuno è diverso, e se cerchi troverai.
La tua nuova identità ha bisogno di nuove competenze. Che ti piaccia o meno, se segui il percorso di questa guida, verrai introdotto ad una vera e propria disciplina e nuovo modo di vivere. Le possibilità sono ridotte al minimo, tanto che succederà una di due cose possibili: riuscirai nell’impresa o rigetterai totalmente te stesso, allontanandoti ancora di più da un possibile risultato positivo. In altre parole, o smetti o continuerai: nessuna via di mezzo è possibile con la mia guida definitiva.
Nel mio blog, troverai molti articoli dedicati alle strategie sopra elencate, ma ti invito a rimanere aperto. Usa le biblioteche pubbliche, hai a disposizione il supporto psicologico gratuito dei centri di salute mentale per un consulto medico professionale della tua ASL locale, parla con i tuoi amici o persone nuove per scoprire se altre persone hanno già intrapreso alcuni di questi percorsi (e scopri cosa hanno da dire.). Apriti alle possibilità di creare una nuova identità, perché devi riempire quel tempo morto che altrimenti tornerai a riempire con il tabacco.
Non voglio che ti faccia strane idee. Questo mio metodo si basa ancora su un metodo scientifico: sto usando il principio di dipendenza ancora a te caro. Sei stato fino ad ora dipendente dal tabacco, ma sei ancora familiare al concetto di dipendenza, quindi questa volta perché non creare una nuova dipendenza più salutare?
Fidati, sarà più facile di quanto pensi, ma devi renderti umile ed iniziare da qualche parte. Io consiglio la memoria per la praticità dell'argomento. Tra qualche giorno avrai già scoperto qualcosa di pratico, nuovo ed accattivante, se cerchi. Chi cerca, trova.

Passa alla fase finale tra sei mesi se hai già avuto modo di migliorare tutte e tre le aree indicate con allenamento e studi costanti, oppure dopo un anno se il tuo impegno è presente ma incostante per cause maggiori. Non ti è permesso cedere e fumare, pena ripartire dalla prima fase. Non esiste alcuna punizione per questa fase. Se accedi alla fase successiva senza aver migliorato almeno tutte e tre le aree indicate, è garantito il peggioramento o la regressione. Fa fede del miglioramento ottenuto l'acquisizione di tecniche pratiche, metodiche e derivate da studio ed applicazione. Inutili e filosofeggianti realizzazioni non apporteranno alcuna trasformazione, e quindi la fase non può dirsi conclusa nè iniziata senza un reale cambiamento.
Puoi tenere un diario dei tuoi miglioramenti per constatare la differenza tra il tuo vecchio io ed il nuovo, man mano che il tempo passa. (Un diario aiuta a rafforzare e solidificare il nostro impegno nel creare una nuova identità.) Non hai limiti alle capacità che puoi acquisire, ma sta a te cercare le aree in cui hai carenze e problemi: cerca i problemi, indaga le soluzioni possibili, metti alla prova con l'allenamento le soluzioni che ti hanno convinto attraverso lo studio, e resta aperto per soluzioni sempre migliori.

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