L’essere umano può creare dei legami sociali sulla base di
regole esplicite od implicite. La fiducia
rappresenta quel costante elemento di rispetto delle regole tra due o più
persone.
Quando viene meno la fiducia a causa di un tradimento, un rapporto non
può tornare allo stesso livello di prima perché la violazione di determinate
regole ha fatto si che il comportamento di una persona si imponesse su quanto è
stato concordato in precedenza.
In altre parole, quando una persona tradisce qualcuno, chi
tradisce supera volontariamente i limiti precedentemente rispettati. Chi è
tradito deve convivere con i fatti.
Quando siamo noi a tradire, il gioco diventa quello di
creare una scusa impeccabile che
elimini l’unica traccia della nostra colpevolezza (per questo le migliori scuse
sono quelle che prevedono l’assenza della propria volontà durante l’atto
criminale.). Quando siamo noi ad essere traditi, il gioco diventa un’analisi
delle prove in nostro possesso, al fine di verificare come si sono svolti gli
eventi, per poi dare un giudizio circa le responsabilità individuali.
Sei mai stato costretto a mentire? Hai mai tradito
la fiducia della persona che amavi perché non ti sentivi amato abbastanza? Hai
mai tradito perché non hai mai ricevuto quanto tu davi in cambio? La
risposta è “no, mai.” Se nella tua storia personale ci sono stati momenti
simili a questi sopra riportati (alcune delle scuse più comuni,) sei solo
vittima del tuo stesso meccanismo di
sopravvivenza. La colpa è tua in toto od in parte, ma il tuo cervello non
vuole prendere in esame alcuna informazione, e si rifiuta (per immaturità o per
incapacità) di esaminare la realtà nella sua complessità.
Siamo creature suggestionabili.
Sia che si tratti di credere in un futuro migliore privo di
tasse ed inquinamento, sia che si tratti di una cena galante, siamo semplicemente
degli animali che rispondono a determinati stimoli creando determinate
risposte.
Se qualcuno concretizza con le proprie parole una realtà
diversa da quella apparente, e noi decidiamo di crederci, allora siamo noi che
attivamente andremo a cercare elementi che diano credito alla realtà suggerita.
Quando infatti decidiamo che una cosa deve essere così, non esiste cosa che ci
tenga dal credere altrimenti.
Per capire perché si
tradisce dobbiamo tenere presente questo meccanismo. Perché sappiamo tutti
ad un livello maggiore di consapevolezza che fintanto che non ci facciamo
scoprire, possiamo ottenere sempre di più. Il politico diventerà corrotto, l’amante
metterà le corna, l’amico volterà le spalle. Il tutto sarà facilmente
controllabile mettendo poi verbi al passivo.
Un politico dirà che si sarà fatto corrompere dagli eventi
(ovviamente sappiamo tutti che farà uso della sua capacità di mentire, ma qui
sto evidenziando un particolare processo umano,) l’amante evidenzierà elementi
del proprio rapporto di coppia, l’amico potrebbe scomparire senza lasciare
alcuna traccia per poi minimizzare la cosa, se confrontato. Tutto può diventare
qualcosa che subiamo.
Quando l’altra persona accetta o meno la realtà presentata,
ecco che si stabilisce un nuovo tipo di rapporto. Se il rapporto continua ad
esistere e si rafforza, ecco che abbiamo stabilito una nuova regola. Se il rapporto finisce o si indebolisce, abbiamo
superato i limiti del rapporto.
Siamo solo vittime e carnefici?
La nostra natura umana ci impedisce di dare un regolare
giudizio alle nostre azioni, perché esse assumono di significato solo nell’attimo
e nel contesto in cui le eseguiamo. Il tradimento è una cosa utile. Ci permette
di ottenere ciò che si vuole. Il tradimento non è spesso punito in modo
assoluto e limitativo per chi commette un reato.
Quando la società in cui viviamo tollera il tradimento, non
possiamo che continuare ad assistere a numerosi altri casi. Una volta saremo
noi che cadremo in tentazione, altre volte saranno gli altri. Il tutto avrà una
valenza diversa a seconda dei vari punti di vista. Chi tradisce tradirà sempre
per migliorare la propria condizione, cercando di limitare i danni tramite
scuse ed altre azioni più o meno impegnative. Il tradimento concretizza l’amore
verso noi stessi e ciò che vogliamo. Per questi motivi, il tradimento è egoistico.
Chi supera la propria limitatezza mentale e comprende i
vantaggi delle relazioni sociali tanto da desiderare una realtà in cui il
tradimento è solo una casistica insignificante nei grandi numeri dei rapporti
esistenti, dovrà sempre e comunque fare i fatti con la realtà odierna, dove la
nostra società alimenta e favorisce il tradimento sia delle leggi scritte che
delle leggi non scritte.
Alcuni esempi di queste ultime affermazioni possono essere
viste nella nostra società attuale:
- persone che in televisione ottengono fama ed attenzioni solo per la loro estetica
- comportamenti politici che deliberatamente contraddicono i propri valori e vengono accettati e lasciati impuniti dal popolo
- coppie che continuano a stare insieme dopo un tradimento perché si deve preservare il benessere familiare
- l’evoluzione dei rapporti sociali con l’arrivo dei supporti tecnologici che trasformano l’amicizia in un altro numero che tiene il conto della nostra popolarità.
Siamo destinati ad essere vittime del tradimento fintanto
che questo non verrà ad essere integrato e superato culturalmente in ogni suo
aspetto. Ma anche dopo questo, ne potremo esser vittima.
A tal scopo, tra i metodi di salvaguardia delle relazioni e
dei rapporti umani, sta prendendo sempre più piede il concetto di “preaccordo”
dove una versione scritta od un patto orale stabilisce delle conseguenze nette
sia nel caso di colpe da una che dall’altra parte, a tutela delle proprie
responsabilità. I preaccordi possono essere matrimoniali ma anche politici o
personali. L’importante è che le conseguenze derivanti dalla rottura dei patti
siano regolate o regolarizzabili da una terza parte completamente estranea e
disinteressata ai fatti.
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