Il cibo è un argomento delicato per molti. Uno dei prezzi
del benessere economico di un paese evoluto è il rapporto con il cibo. E
nonostante la crisi economica, o la tendenza di turno, o le diete miracolose,
il problema di base è la ricerca del cibo. La frenesia va fermata prima che
inizi, ma come?
Quando il cervello decide di smettere di mangiare, possono avvenire due cose: una decisione
puramente razionale è stata fatta, oppure lo stomaco ha mandato il segnale di
pienezza, facendo desistere la nostra coscienza dal persisterei mangiare. In
tal senso, nessuno è nato con il senso del mangiare fino ad uccidersi. Molti
però non affermano mai il proprio controllo su quelle che sono le sensazioni
corporee, o non hanno mai imparato come controllarsi; smettere di ingerire cibi
un’abilità fondamentale che tutti dovrebbero saper controllare.
Come smettere di mangiare troppo.
A volte, la semplicità di alcuni eventi può essere messa in
luce dalla sola ragione. Così appare per questo problema. In realtà, sono poche
le persone che ignorano di mangiare per sopperire ad altri problemi. Sono molto
di più le persone che mangiano sapendo che questo problema esiste, ma mangiano
ugualmente. Né io, né altri possiamo aiutare questo tipo di persone (patologie
escluse.).
Per chi vuole liberarsi di questa brutta abitudine, ecco
come iniziare e finire il viaggio. Per prima cosa, bisogna comprendere una
semplice nozione dell’anatomia umana: il nostro corpo si alimenta grazie ad
elementi esterni. Ma c’è una differenza tra nutrizione ed alimentazione. Ti alimenti ingerendo materiale di
qualsiasi tipo, ma sopravvivi grazie al nutrimento degli alimenti. Hai quindi
bisogno di studiare qual cosina circa i cibi che mangi.
Quando saprai quali sono i nutrimenti essenziali, comincerai
veramente a diventare padrone o padrona della tua salute. Non solo il peso
calerà, ma anche la tua vita migliorerà: avrai più energie, sarai più
efficiente e, come molti sperimentano, più vitale ed ottimista. I nostri corpi
sono come macchine, che necessitano il giusto combustibile o il giusto tipo di
corrente elettrica. Ognuno ha bisogni nutritivi diversi, e sta a te scoprirli.
Molte persone vanno dai dietologi, e se trovi un professionista bravo, quello
che farai è scoprire quali cibi sono più adatti a te. Molti si fissano
inutilmente sulle calorie, o altri elementi… ma se non guardi alle tue
condizioni fisiche prima, e se la tua salute
non fa altro che migliorare o rimanere ad alti livelli, di cosa te ne fai del
giusto apporto calorico?
Come si diventa educati in termini di cibi? Con qualche
linea guida essenziale. Puoi anche partire dall’indagare i cibi online,
direttamente da Wikipedia o nella tua biblioteca da qualche buon libro
referenziato. Un punto di partenza utile è partire dal capire che gli alimenti
migliori in natura sono i vegetali e la frutta. Dai vegetali assorbiamo quasi
tutti i nutrienti essenziali, e dalla frutta otteniamo gli zuccheri più
facilmente metabolizzati. È importante consumare cibi vegetali e fruttiferi interi
(cioè non trattati o tagliati/esposti all’aria o condizioni che ne alterano la
genuinità) e crudi.
Molti supportano l’idea che i cibi cotti siano dannosi o
poco nutritivi. Lascio a te indagare sulla cosa. Per chi non può far a meno dei
cibi cotti, un buon piano è quello
di lasciare i cibi come portata principale (dopo i vegetali) per togliersi il
sapore a volte non piacevole della verdura. Si finisce classicamente con la
frutta perché è dolce. Nulla vieta di sperimentare però. A volte, un pezzo di
frutta prima del pranzo stimola l’appetito, specialmente quando si sente il
bisogno di zuccheri.
Ok, ma non servirà solo questo per smettere di
mangiare troppo, giusto? E invece non serve nient'altro. L’educazione è tutto ciò che ti serve. Educandoti
rendi razionale qualcosa che altrimenti si aggrappa all’irrazionalità delle
sensazioni fisiche. Ad esempio, senza studiare non scopriresti mai che lo
stomaco impiega anche fino a venti minuti per mandare un messaggio al cervello per
aggiornarlo sulla qualità e quantità dei cibi ingeriti. Esiste un detto che
promuoveva questa conoscenza ma si è andato a perdere (“ci si alza sempre dalla
tavola con un po’ di appetito”.). Scoprirai anche altre importanti nozioni se
vai avanti con i tuoi studi. Smetti di studiare, e continuerai a soffrire degli stessi problemi che hai avuto fin'ora. Del resto, la salute è una moneta con cui è facile puntare e rischiare di perdere senza sentire il rimorso del fallimento. Ma alla fine, dovrai fare i conti con la realtà come tutti.
Per i più esasperati, che pensano debba esistere un trucchetto
per ogni cosa, ecco una serie di trucchi che puoi usare da subito per avere un
piccolo vantaggio sulle tue emozioni. Il loro effetto durerà molto poco se non
sopperisci la novità con l’informazione solida e ben ponderata proveniente da
uno studio disciplinato:
- lavarsi i denti, la lingua ed i lati interni della bocca in modo approfondito può ridurre il desiderio di mangiare tra un pasto e l’altro;
- il segreto di un perfetto rapporto tra cibo e salute è mangiare (sano) quando si ha fame, e bere quando si ha sete, ascoltando il corpo ed imparandosi a conoscere;
- per chi vuol passare da una dieta irregolare ad una dieta regolata è bene pianificare almeno sei piccoli pasti al giorno per mantenere alto il metabolismo;
- le nuove e corrette abitudini possono richiedere anche un massimo di sessanta giorni prima di risultare efficaci in maniera consistente;
- per liberarsi della presenza di emozioni negative legate al cibo è più facile ottenere supporto da un professionista della psicologia, piuttosto che attaccare il problema del cibo da soli;
- il miglior modo per educarsi con il cibo è concederci il permesso di sbagliare di tanto in tanto senza fare una tragedia per un errore. Gli errori sono sempre insignificanti finché non vi impari qualcosa oppure li manipoli contro il tuo stesso bene.
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