Crisi di coppia: riprendere una coppia in crisi.



crisi di coppia
Due persone in una relazione intima non hanno obblighi l’uno verso l’altro, tranne i legami che hanno costruito insieme come coppia: bambini, proprietà, attività di lavoro, progetti. Al di là delle cose fisiche, la personalità e le conoscenze delle persone determinano il risultato del presente vissuto dalla coppia in ogni suo istante.

Numerose crisi di coppie sono prevedibili sin dal loro inizio. Non si possono unire due persone con problemi sociali e sperare che la loro unione risolverà per loro il danno che chissà quali esperienze hanno riportato. Per gestire una coppia serve determinazione, comprensione di causa, effetti e psicologia di coppia. Questo comprende tutta una serie di strategie mirate al benessere che sostituirà la crisi della coppia.

La magica assenza del colpevole nelle crisi di coppia: lui non è stato, lei neppure.

Ogni sorta di meccanismo difensivo si attiva quando nascono i conflitti all’interno delle relazioni intime tra persone che si amano. Il conflitto è inevitabile. Il conflitto si gestisce, o si subisce: non si può evitare, non si può ignorare, non si può sottovalutare. Se lo si fa, quello è un errore che avrà immense conseguenze, di cui solo una è la rottura.

Se per “coppia” identifichiamo due persone che si sono votate ad intessere una relazione intima in modo senziente e consapevole, allora dobbiamo capire cosa intendiamo per crisi di coppia: una situazione conflittuale che richiede una risoluzione ottenibile tramite strategie comunicative e sociali. Ciò che la coppia ha creato, la coppia deve risolvere e superare. Anche le coppie crescono, e ciò fa parte delle regole essenziali della psicologia di coppia.

Quando si ha bisogno di aiuto, si cerca subito qualcosa che sistemi il problema, ma non si pensa alla prevenzione. Un atteggiamento del genere è deleterio e porterà alla rottura inevitabile del rapporto. Non esiste una coppia che possa esistere senza un preaccordo sulla natura dell’unione stessa, e per natura ogni individuo (od associazione di individui) è destino a migliorare o peggiorare. La stasi è solo una condizione temporanea in balia degli eventi esterni.

Quindi, per venire incontro ad entrambi i problemi, molti ricercatori si sono interessati ad offrire un modello risolutivo, di cui uno veramente ottimo ci viene dato da John Gottman(il link apre una pagina in inglese), di cui esprimo meglio alcuni concetti:

  • Conoscere il partner –sia che tu immagini le conoscenze del tuo partner come un mondo da scoprire (di cui disegnare la mappa,) oppure come un libro in cui le pagine si riempiono di inchiostro man mano che scrivete insieme la vostra storia, la realtà è che il pilastro fondante di una relazione è la conoscenza reciproca. Non si smette mai di scoprire sia dati fattuali e personali, che sono destinati a cambiare nel tempo. Interessarsi attivamente a sapere i nomi degli amici, dei precedenti animali da compagnia o dei posti visitati anche durante la giornata è un atto che permette di aprire la strada a delle storie, ovvero informazioni, che ci danno modo di indagare il mondo del nostro partner.
  • Ammirare ed accrescere l’amore –tutti sanno che l’amore va riacceso di tanto in tanto… sbagliato! Quella è semplice attrazione. E l’attrazione serve, ma l’amore è diverso perché non può che crescere ed essere rinforzato da atteggiamenti positivi. In qualità di esseri umani, siamo piacevolmente dipendenti dall’approvazione altrui, e non ne riceviamo mai abbastanza dall’esterno (se contiamo i casi invece in cui atti spiacevoli o parole sfortunate creano in noi stress o sensazioni negative.). Un partner deve saper influenzare l’autostima di noi (così come noi dobbiamo fare per il partner) affinché crescano ammirazione e amore. Questa formula di apprezzamenti ripetuti e costanti crea salute nella coppia.
  • Mai voltare le spalle in caso di bisogno–la coppia si nutre della fiducia reciproca. Non vi è peggior pugnale piantato nelle spalle di quello che è stato conficcato dalle persone che amiamo. Alcuni conflitti possono essere definitivi perché qualcuno non si vuol prendere la responsabilità delle proprie colpe o azioni, mentendo così all’unica persona cui non bisogna mai mentire nel momento del bisogno. Per estensione, mai ignorare le richieste del partner, ma dare piena attenzione ai momenti in cui nascono domande e bisogni. Essere onesti è imperativo.
  • Lasciati influenzare dal tuo partner –in altre parole, le normali strategie di gestione del conflitto sono sempre applicate. Non ci si può illudere di comandare una coppia felicemente per tutto il resto della vita, oppure di rimanere sempre al servizio del partner. La collaborazione, così come il compromesso, sono tecniche essenziali che servono e continueranno a servire, garantendo ai singoli la possibilità di continuare ad essere se stessi, ed alla coppia di non soffrire.
  • Risolvere i problemi è possibile con l’impegno –in una coppia, il punto cardine è il risultato finale, non tanto il modo in cui ci si arriva. Quando un conflitto è stato risolto, non demordete mai finché la realtà non è cambiata davvero. Fate dei piani, seguite l’evoluzione dei cambiamenti, discutete dei cambiamenti da apportare, fate periodi di prova, lavorate su ciò che funziona e lasciate ciò che non va. Sperimentate cose nuove e siate sempre consapevoli che durante le fasi di cambiamento, la tolleranza reciproca è l’emozione perno di tutta la delicata situazione. Se si è raggiunto anche un compromesso, collaborate affinché i termini siano rispettati.
  • Occhio ai meccanismi di difesa –la comunicazione è sempre un arte da coltivare, così come il miglioramento personale. I meccanismi di difesa sono quelle reazioni od azioni che impediscono di raggiungere risultati accettabili durante una relazione, ad esempio “fare il finto tonto,” “chiudersi in se stessi,” “ironizzare,” “aggredire,” “mentire” e tantissimi altri sono tutti meccanismi che adottiamo spesso automaticamente, perché usati indiscriminatamente nel tempo, ma che ci impediscono di fatto di raggiungere le conseguenze desiderate. Lo scopo dei meccanismi difensivi è eliminare od evitare stress, ma il gioco non vale la candela quando si gioca con la persona amata, perché questa giustamente va via e ci abbandona. Quando una coppia è disastrata e senza speranza, tutto diventa un gioco a chi fa scattare prima la molla sbagliata nell’altro.
  • Sfrutta la psicologia e nuove strategie! –la vita è complessa abbastanza da permetterci di semplificarcela. Questo fa la psicologia! Risolve i problemi e velocizza altri meccanismi, il tutto per permettere agli individui di diventare migliori, più efficienti e soprattutto consapevoli. La conoscenza di nuove strategie sociali, personali, emotive, etc. ti garantiscono una vita di infiniti modi per coltivare la tua relazione e risolvere ogni tuo dubbio. Afferra la tua occasione finchè Internet è libero ed alla portata di tutti, chissà che domani non tasseranno anche questa risorsa! Interessati e cerca le tue risposte, perché ci sono già.
Alcuni consigli da implementare subito per capire il potere di diversi comportamenti:

  • Quando c’è il prossimo momento di conflitto, prendi subito un respiro profondo appena ti accorgi della tensione che sta montando. Abbasserai il livello di stress.
  • Non lamentarti lanciandoti in una serie di critiche verso l’altra persona, ma parla dei tuoi sentimenti e dici cosa provi. Non lo fai mai, prova.
  • Gli uomini devono imparare a lasciare la tazza/latrina abbassata (sempre rigorosamente pulita ed igienica) e le donne ad usare tecniche di conversazione diretta (senza fare giri di associazioni che tanto noi uomini non capiremo.).

Troverai molte altre strategie seguendoci su Facebook e G+. Aggiungici! Manda le tue richieste e commenta i post per maggiori informazioni. Alcune richieste comprendono:

1 commento:

  1. Estremammete difficile, anche se esaminandolo può essere estremamente semplice...

    RispondiElimina