A volte basta poco per innescare una reazione a catena, un
movimento interiore, o una cascata di emozioni. Come tante pedine del Domino,
moti apparentemente immotivati di sensazioni culminano in un dilagante sfogo
che si espande in una miriade di forme. Il pianto è una delle risposte più
comuni, insieme alle contrazioni muscolari e al panico.
Ciò che si nasconde dietro ad una crisi di pianto è una serie di eventi psicologici ben definita, e
spesso costruita su un processo di cause ed effetti che ci accatastano l’uno
sugli altri. Molti preferiscono identificare le cause originali, esterne al vero problema che permette alla crisi di
esistere in primo luogo. Alcune cause originali sono chiamate: pressioni,
abusi, conflitti, oppressioni, prepotenza.
Come combattere i sintomi
Ansia, depressione e panico sono alcune sfumature che
possono aggiungersi, e rendere la situazione più complicata dal punto di vista
emotivo. In questi casi, ciò che si deve realmente realizzare è l’aggravarsi
della situazione. Il proprio corpo, ed il proprio istinto, stanno mandando
messaggi che le cose non vanno come dovrebbero andare. Urge un rimedio.
Il primo passo consiste nel capire che per quanto ostile sia
la nostra realtà, e per quanto aberranti possano essere le cosiddette cause
originali che ci rendono la vita un inferno, ciò che realmente rappresenta il
colpevole di questa situazione non equivale a ciò che è fuori di noi. Ostacoli
e avversari esistono, incuranti della nostra esistenza. Esistono, e sono fatti
in modo per cui devono essere considerati. Chi non supera le sfide che tali cause rappresentano, non
ha che da recriminare una sola cosa: la propria incompetenza.
La parte critica è questo momento, in cui la persona debole
si offende, e rinuncia di guardare in faccia il vero demone. Il vero problema è
molto semplice, ingenuo ed indifeso: per superare determinati ostacoli, bisogna
sapere come fare a superarli.
Molti dei problemi alla base delle crisi di pianto sono un
costante conflitto tra due realtà che non possono sussistere, ma che si
scontrano consistentemente. Da una parte c’è spesso un ideale di come il mondo
dovrebbe andare, e dall’altra il problema della situazione attuale. Ma quando
il mondo reale non va “come dovrebbe” bisogna avere l’umiltà di fare un passo
indietro, vedere che abbiamo sbagliato nel giudicare la situazione, e capire
che prima di credere in qualsiasi sogno, bisogna prenderci una grande fetta di
responsabilità, e fare realmente qualcosa. Agire.
I periodi delle crisi di pianto appartengono naturalmente
alla fase di crescita adolescenziale.
Sono naturali, e servono all’individuo per capire il mondo intorno a sé. La
realtà è meravigliosa, ma non la si può apprezzare realmente se non si è
disposti ad abbracciare la sua complessità.
Fintanto che una persona grande o piccola rimane attaccata
al suo mondo di fantasia idilliaco ed incompatibile con la realtà dei fatti,
non vi può essere lo spazio psicologico necessario a costruire quei ponti
cognitivi necessari a capire che sì, il mondo può essere simile a quello che
desideriamo, ma parte tutto da noi.
Sotto una tale luce, non si può pretendere di partecipare ad
una competizione, e vincere senza allenarsi. Allo stesso modo, ci si deve
adattare a quelle che sono le sfide già presenti nella nostra vita, non
rimanere convinti che le sfide siano sbagliate.
A volte può richiedere tempo lo studiare determinate
situazioni, perché sono complesse. Per superare questo periodo può ben servire
avere qualcuno con cui sfogarsi. Questo aiuta molto. Quello che però serve
realmente è la volontà di mettersi a
lavorare nelle aree di competenza che necessitiamo sviluppare.
Non vi è miglioramento senza rischio. È impossibile. Per
ottenere qualcosa si deve essere disposti a rischiare di perdere tutto. Chi si
accontenta della propria paura di fallire continuerà ad avere crisi di pianto,
e molto di peggio. Accumulerà altri fattori negativi, un attitudine negativa, e
non otterrà risultati. Diverrà una persona socialmente dannosa, e vittima di
una realtà che a quel punto dovrà essere distrutta dall’evidenza dei fatti. In
quei casi, è davvero doloroso superare tali crolli di bugie. Meglio intervenire
prima.
Identifica il problema nei suoi limiti temporali di inizio e fine. Quando saprai il momento iniziale e finale, potrai domandarti di quali risorse e conoscenze necessiti per superare tale difficoltà. Per alcune condizioni psicologiche serve più sicurezza, oppure più coraggio. Come si acquista tale sicurezza o coraggio? Facendo le cose che ci fanno paura. Pensa solo a limitare i possibili danni. Non vogliamo un insuccesso che non insegni niente. E se le cose vanno bene, tutto di guadagnato.
Se il problema è troppo grande o servono troppe cose, spezzetta il problema grosso in problemi più piccoli. Se non pensi di poter attuare una soluzione, pensa a delle alternative. Parti sempre da te, domandandoti cosa puoi imparare a fare o cosa dire per migliorare te stesso nella situazione che crea il problema. Se non vedi alcun rimedio, e solo se davvero non puoi lavorare su di te, allora coinvolgi altre persone.
Chiedi a persone che hanno avuto lo stesso problema come hanno fatto a superarlo. Non rimanere immobile! Scaricati delle emozioni negative, sfogati pure. Dopo torna immediatamente in te, e lavora su delle soluzioni concrete. Non sai cosa e come fare? Domandati come mai questo avviene. Domandati come potrai scoprire il motivo la prossima volta che avviene, o comincia a tenere un diario di tutte le cose negative che ti succedono. Questo funziona con le persone sensibili, o chi ha problemi a dare le colpe agli altri.
Trova il problema dentro di te che ti impedisce di affrontare le sfide che ti sono poste ogni giorno. Diventa più competente: impara sempre qualcosa di nuovo, leggi libri dalla biblioteca locale o cerca le informazioni pratiche che ti servono su internet. Passa all'azione. Smetti di aver paura del fallimento, fallisci, ritenta e avrai successo. La vita è un costante equilibrio. Se tu soffri di crisi di pianto stai sbilanciando il naturale equilibrio vitale, e stai facendo di tutto per impedire alla realtà di aiutarti ad imparare a sopravvivere nel nostro mondo.
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