Aumentare la memoria giorno per giorno



aumentare la memoria
La memoria è la nostra capacità di ritenere informazioni. La memoria è conservata nel nostro cervello tramite una serie di reti cognitive, che attivano varie aree del cervello. Sebbene non è nostro compito gestire queste diverse aree, possiamo comprendere quali esercizi necessitano il nostro impegno per incrementare la capacità di ricordarsi le cose.

Le informazioni da ricordare vengono processate, ed elaborate. Attraverso le neuroscienze abbiamo una comprensione più ampia delle potenzialità e delle capacità della nostra mente. Con dei semplici esercizi, basati su mnemotecniche, è possibile aumentare la nostra capacità di ricordare. Migliorando la memoria non solo si ricordano più cose, ma l’intero processo di apprendimento diventa facile e meno impegnativo.

Esercizi per la memoria

Chiamiamo esercizi questi procedimenti per insegnare una tecnica. La tecnica è la competenza relativa allo svolgere azioni in determinati modi per raggiungere un risultato che risulta essere replicabile. Funziona cioè per tutti.

Questi esercizi si basano sul concetto della struttura della mente. La mente è divisa in due emisferi: il destro ed il sinistro. Il destro ha una competenza olistica (vede le cose nel suo insieme, generalizza.). Il sinistro ha una competenza analitica (processa i dettagli, specifica.). Gli esercizi sono basati su un uso paritario di entrambi gli emisferi per permettere un economia di dispendio energetico. Memorizzare non deve richiedere sforzi, ma all’inizio, come per tutti gli esercizi, potrebbero esserci fasi iniziali di impegno.

L’esercizio fondamentale è quello del potenziamento tramite memoria visiva. Cerca online una foto qualunque. Basta che sia di dimensioni abbastanza grandi, e che vi siano molti particolari. Lo scopo dell’esercizio è guardare e studiare la foto o immagine per un minuto, coprire l’immagine (o aprire una nuova scheda) e ricordare tutti i dettagli. Ecco come si diventa abili in questo esercizio:

  • Si inizia con il guardare la foto nel suo insieme. Si descrive mentalmente la sua forma, od il contenuto generale. Es. “è la foto di un parco.”
  • Si comincia dall’angolo in alto a sinistra, e si procede verso destra, ricominciando da sinistra a destra fino a che non si è visto tutto. Dividiamo la foto in righe per individuare i colori principali e le forme caratterizzanti. Una volta che avremo ricordato questi, passeremo a contare gli elementi. Contare gli elementi simili tra loro attiva il processo di fissazione dei dettagli nella memoria a breve termine. Es. “lo sfondo è azzurro, il resto è verde e marrone. Ci sono tre persone, due panchine, quattro piccioni.”
  • Sempre dall’alto verso il basso, da sinistra a destra, si spezza l’immagine in forme geometriche in cui analizzare tratti caratteristici. Puoi dividere l’immagine in quattro quadrati per avere un riferimento circa i quattro angoli dell’immagine. Analizza i contenuti tramite l’osservazione di colori, e forme da contare o descrivere. Es. “In alto ci sono dei rami, alcuni piccioni guardano in basso. Nel secondo quadrato ci sono le panchine, tre persone stanno dando da mangiare ai piccioni. Nel terzo quadrato c’è molto marrone, si vede la strada del parco. Nel quarto quadrato si vedono i piccioni.”
  • Ripassando tutto velocemente a mente entro il minuto, sarai capace di ricordare ciò che hai visto. Assicurati di coprire l’immagine, e scrivi tutti i dettagli che hai annotato. Quando non ne hai più torna all’immagine, e confronta. Per rendere più difficile l’esercizio, fai una pausa di un minuto tra il coprire la foto, e lo scrivere i dettagli. Non essere duro con te stesso, e rimani concentrato sullo scopo della memorizzazione. Questi dettagli devono rimanere facilmente. Ripeterli a mente è utile, ma devi cominciare a fidarti della mente. Quando vuoi ricordarti di qualcosa, le informazioni devono essere lì senza fatica. L’esercizio serve ad attivare i processi di fissazione delle informazioni. Il resto è solo l’annotazione delle tue attuali capacità mnemoniche. Lavora sulla parte di esercizio che ti riesce più facile, e poi su quella più difficile. Se ti trovi meglio con i colori, prima punta su quelli per memorizzare la foto. Idem se si tratta di contare gli oggetti.


A seguire si potenzia la memoria tramite i collegamenti di natura verbale. La nostra mente è episodica, ovvero ricorda correttamente informazioni che hanno un inizio ed una fine. Ci ricordiamo ad esempio le storie. A volte non tutti i dettagli. I dettagli non ce li ricordiamo perché non abbiamo mai prestato attenzione ai collegamenti di natura verbale. L’esercizio varia la tecnica visiva, ed elimina il supporto visivo diretto. Non avrai immagini da coprire, ma potrai immaginarti la scena nella tua mente, e creare le immagini che vuoi. Per fare questo esercizio ti serve una lista di parole. Qualsiasi parola va bene per l’esercizio. Prendi una lista di dieci parole per partire.
Scrivi le dieci parole, o prepara la lista. Ora devi creare una storia che colleghi le dieci parole con una trama completamente inventata.

  • Parti dalla prima parola, e crea una scena ben definita. Es. La parola è “Magnesio.” Creando una scena che sfrutta la parola in questione così come la conosci, ecco che si crea un immagine mentale, o storia. Non esiste un modo giusto o sbagliato di creare una storia, ma bisogna conoscere la parola, e sapere come usarla.“Una ginnasta vuole arrampicarsi sugli anelli, ma prima si cosparge le mani di carbonato di magnesio per non scivolare.”
  • Fai tutte le parole in lista, e crea per ognuna una singola scenetta, così come ti viene naturale. Es. “palliativo” diventa “un signore si lamenta atrocemente, ma arriva un dottore, e gli da una fialetta d’acqua. Il solito palliativo commenta lui.” Poi “nesquehonite,” e per ricordare questo strano nome mi rifaccio al prodotto di una conosciuta marca di polvere di cacao perché mi torna più facile. “superman vola verso il cattivo che tira fuori un contenitore del famoso cacao in polvere che luccida di verde. Oh, no. La nesquehonite, il suo punto debole!”
  • Ora non resta che collegare qualsiasi scena nell’ordine in cui devi ricordarti le parole. Collegale in modo veloce, senza preoccuparti di far tutto precisamente. L’importante è che le parole vengano collegate da una storia che più o meno sta in piedi. Es. Una ginnasta si prepara per gli anelli, e si mette la polvere di carbonato di magnesio. Si avvicina agli anelli, ma ecco che si sente male ed accusa forti dolori. La ginnasta urla, e arriva un dottore con una fialetta d’acqua. Non il solito palliativo, lo sgrida lei. Il dolore è intenso, e lei grida ancora di più. Superman arriva dal cielo, e le dice che la porterà in ospedale. Ma ecco che il dottore dice non così in fretta, e tira fuori una confezione di cacao in polvere che brilla di un verde fosforescente. No, la nesquehonite, no! Superman è sconfitto.”


esercizi per la memoria
Questi due esercizi sono la base di mnemotecniche molto più complesse. Ogni giorno, se dedichi l’equivalente di cinque minuti a fare entrambi gli esercizi, presto acquisirai delle buone abitudini mentali per ricordarti le cose. Sfrutta gli esercizi per imparare le tecniche, non per divertirti.

Quando dovrai imparare qualcosa, trasforma il tutto in un immagine, od uno schema, o un disegno. Memorizza il disegno. Oppure collega parole chiave in una qualche storiella che ti aiuti a ricordare tutto velocemente. Disegni e storie servono solo a fissare le informazioni. Ripetendo le informazioni imparate devi espandere il loro utilizzo.

Non ha senso imparare a memoria cose che poi non usi. La mente lo sa bene. Se anche memorizzi tutto il dizionario della lingua italiana, ma poi usi solo le solite tre parole, la tua mente con il tempo farà decadere alcune parole. E non è una tragedia. Semplicemente impara di nuovo ciò che non ricordi più, e assicurati di usare quelle conoscenze. Ampliale, dai loro un senso pratico. Fai diventare vive quelle informazioni. Questo è tutto ciò che le altre mnemotecniche non possono insegnarti. Lo scopo di tecniche più difficili è quello di sforzare la tua mente a ricordare sempre più cose, non a farne buon uso.

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