Tutti hanno dovuto lasciar andare qualcosa nelle proprie
vite. Per molti, questo potrebbe essere il ricordo di qualcosa di positivo,
negativo oppure neutrale. Tanta è l’attenzione che poniamo ai nostri
sentimenti, che ci dimentichiamo facilmente di capire cosa sta succedendo.
Tutte le relazioni interpersonali hanno un proprio
equilibrio. Da una parte ci sono le cose che rendono davvero importante quella
relazione, e dall’altra ci sono tutti i sacrifici ed i problemi che da essa
derivano. Non si può raggiungere questo equilibrio senza imparare a lasciarsi andare.
Non riuscire a lasciarsi andare: come andare oltre?
Per capire come comportarsi bisogna guardare se stessi. Il
nostro modo di agire ci insegnerà quali sono i passi giusti da fare. Perché prima
di aggiustare qualcosa, bisogna capire cosa non va come dovrebbe.
Quello che segue è un discorso molto generale, ma puoi
adattarlo alla tua situazione. Sappi che esiste una o più cause del tuo attuale
comportamento, e queste cose (che non sono problemi di per sé) stanno
impedendoti di raggiungere il benessere di coppia che vuoi. Potresti scoprire
che necessiti di comportarti in modo leggermente diverso per raggiungere il
livello di gioia e felicità che desideri.
Ogni persona ha dentro di sé dei motivi che sostengono alcune scelte. Non lasciarsi andare è una
scelta, più o meno consapevole (questo dipende dalle persone.). Alcuni motivi hanno
natura legale, sociale o morale. Quando si parla di motivi, guardiamo al “Perché”
che sta dietro alle nostre azioni reali. Per superare la paura di lasciarsi andare, dobbiamo innanzitutto venire a patti con
questi motivi.
Ogni cambiamento che sarà necessario dovrà cioè vedersela
con la domanda: per quanto tempo devo cambiare? Oppure, per quanto tempo la
nuova situazione deve durare per poi migliorare? E le risposte non esistono. Tu
devi decidere quale risposta va ad ogni domanda. Puoi sicuramente essere
troppo cauta, ma anche troppo spericolata nel decidere. Ogni persona è diversa.
Basta capire che un errore di
valutazione è diverso dall’aver sbagliato tutto il processo.
E di qual processo di cambiamento stiamo parlando? Di un
processo molto semplice. Il processo che ti porterà ad avere più controllo
della fiducia che riponi sia negli
altri, che in te stessa. La paura deriva dal dover controbilanciare due cose
fortemente contrastanti: da una parte il desiderio di godere di ogni attimo di
felicità che la relazione offre, e dall’altra, il desiderio totale di evitare o
aggirare ogni dolore fisico e mentale.
Comunemente, la paura
di lasciarsi andare è mascherata da passati problemi con amici e partners che
ti pugnalano alle spalle (altresì detti “traditori sociali”) che spuntano fuori
nei nostri ricordi. Peggio ancora, potrebbero esserci casi di violenza fisica
che ci fanno ben pensare che non sia saggio fare tanti passi avanti, ma che
invece sia meglio andare piano e lontano, come dice il vecchio detto.
Qualunque siano i motivi veri ed apparenti che si celano
dietro questa tua reticenza, devi focalizzarti ora sui problemi da risolvere. Ogni paura si manifesta in determinate azioni. Queste azioni possono essere
espresse (es. per paura di lasciarmi andare una persona risponde sempre
in modo pacato, o passionale, o distaccato, etc. ai messaggi di testo che il partner
manda) o inespressi (es. sempre per paura la persona non dice cosa
realmente pensa, ma si limita a concordare, dissentire, raggirare, etc. il
partner o altra persona della relazione)
Questo tipo di disagio non si risolve spesso tutto insieme,
ma lo si sconfigge invece guardando di ottenere piccole vittorie su dei comportamenti. Il motivo di procedere in
questo modo è semplice e realistico: guardando ai risultati che si ottengono nel piccolo, e vedendo che possiamo
controllare queste cose, chiunque può cominciare ad afferrare i meccanismi
propri che controllano questo processo legato al dare fiducia a sé stessi o
altri.
Quando hai trovato qualcosa che sicuramente sai essere
legato a questo tua paura, devi
scomporre l’azione, e ricomporla nel modo giusto. Ad esempio, se una persona
non riesce a dire quello che realmente pensa, dovrà capire che il problema è la
comunicazione stessa. Prima di tutto si scompone il nostro modo di parlare:
siamo troppo diretti? Troppo indiretti? Si parte da qui.
Quando si capisce che la paura è legata al non riuscire,
magari, ad esprimere tutto ciò che vogliamo dire, ecco che abbiamo capito qual è
il vero obbiettivo da raggiungere! Come si fa ad esprimere tutto ciò che
vogliamo dire? Semplicemente dicendo sia come ci sentiamo, sia cosa abbiamo
visto, e cosa pensiamo! Troppo difficile? Troppo lungo? Assolutamente no. Io
sono sicuro dentro di me, che dopo aver letto queste righe, anche tu capirai
che pensare di avere un problema è qualcosa di diverso dal risolverlo. Per
risolverlo devi passare a pensare a come risolvere il problema, senza rimanere
attaccato al problema stesso. Ti sembrerà sempre insormontabile altrimenti! (a
dimostrazione del fatto che non è né difficile né lungo esprimere cosa si
prova, cosa si vede e cosa si pensa, la linea appena sopra sottolineata
dimostra che si può parlare tranquillamente in questo modo, e che anzi aiuta
più che complicare le cose.)
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