Non far decollare la tua paura di volare.

paura di volareGli esseri umani sono nati con i piedi a terra. È facile pensare che, se la natura avesse voluto vedere l’uomo volare, lo avrebbe dotato di un paio di ali. Ma la conoscenza umana ci ha portato a scoprire i misteri della natura, ed a sconfiggere persino la morte in alcuni casi. Cosa sarebbe stata, ad esempio, la vita umana con la paura della penicillina? La paura del volo è in parte paura della scienza.

Il volo è un metodo di spostamento reso celebre nell’ultimo secolo. Tra i suoi pregi ed i suoi difetti troviamo lo spazio per la scienza più pura e per la superstizione più travolgente; il costo della paura di volare potrebbe ben essere commisurato al costo del biglietto aereo e scoprire che se volare costa così tanto, non stupisce che la paura del volo sia altrettanto comune.

Paura di prendere il volo? Più una paura dell’atterraggio!

Le paure agiscono sulle nostre emozioni, in quanto tali loro stesse. Una paura fa scattare un comportamento irrazionale, il cui epilogo è pilotato da una serie di alti e bassi. Ad esempio, non possiamo avere paura di volare se siamo incoscienti, ed è frequente che persone che devono a tutti i costi prendere l’aereo ricorrano a questa soluzione. La realtà offre terapie molto più semplici, mirate alla gravità della situazione.

Il vero nemico del volo è l’ignoranza nella sua forma più disarticolata: la disinformazione. Chiunque abbia acceso la TV almeno più di una volta nella vita saprà ed avrà sentito di alcuni dati importanti, come la statistica circa il dato più frequente di incidenti in macchina rispetto all’aereo, che vede l’aereo il mezzo di trasporto più sicuro al mondo e la macchina il più pericoloso, oppure il fatto che chi ha i soldi e la fama si sposta con i jet privati. I jet volano, e se tu (che provi la paura del volo) pensi anche solo per un istante che chi ha i soldi vada ad usare il più pericoloso dei mezzi di trasporto perché gli piace provare a morire, beh, non c’è cura gratuita per un tale scetticismo. La paura è superata solo da chi accetta l’ovvio.

Fatto questo preambolo, ecco alcuni metodi usati per spezzare i disagi del volo. Innanzitutto, il controllo del proprio corpo è fondamentale. La mente deve essere indagata per scovare le associazioni legate al volo, ed il corpo va studiato per trovare le tensioni muscolari legate alla paura di volare. È quasi impossibile aver paura di volare mentre si è completamente rilassati. E per monitorare il rilassamento, bisogna imparare dal nostro corpo, regolare il respiro (mantenendolo profondo e calmo, diaframmatico o di pancia) fino a creare quell’attitudine quasi scherzosa tra il trovare il punto di non ritorno della risposta fobica ed il controllo dei propri muscoli. In questo modo, devi educare te stesso a volare.

Mantenere un dialogo positivo con se stessi è un buon metodo alternativo o complementare alla tecnica di rilassamento. Quasi tutti dimenticano che la paura è sconfitta, in natura, dal coraggio o dalla sicurezza. La sicurezza la ottieni dopo aver preso il patentino di volo (cioè quando sei responsabile totalmente della tua incolumità) ma anche dopo svariati usi del mezzo in questione (fai riferimento all’esperienza dell’auto, e se hai paura dell’auto sappi che tutti hanno paura all’inizio, ma è la ripetuta esposizione alla verità di guidare senza morire che placa la mente.).

Come si aiuta a placare la mente durante i periodi di stress, che è generato dalle prime esperienze? Ci si ricorda l’obbiettivo in gioco. Ancora e ancora. Perché stai volando? Perché è importante raggiungere quella destinazione o fare quello che desideri fare? Ricordatelo sempre, perché o è importante davvero, oppure sei programmato a fallire. Nessuno accetterebbe mai di fare qualcosa che gli piace. Chi fa cose contro la propria volontà innesca un meccanismo di difesa, spesso osservabile nei bambini, poiché è un meccanismo di difesa infantile. L’adulto semplicemente non fa quello che non gli piace, ed in tal caso, la tua mente ti offre la paura come una conveniente scusa per non fare ciò che ti piace. Ma dai alla tua mente un valido motivo importante, e sarai sorpreso dalla volubilità della tua mente. Questa cosa aiuta a superare molte fobie, prova la sua efficacia, ma non abusarne perché come tutti i metodi può essere anche usato fino all’estremo opposto rendendoti troppo sicuro di te, e cieco ai considerevoli pericoli.

Esistono persone che non hanno davvero reazioni piacevoli al volo. La sola idea perla la loro fronte di sudore, e sbianca loro in volto. Per loro, consiglio l’aiuto di un professionista. Molti psicoterapeuti possono creare programmi personalizzati e progressivi per aiutarti a superare questo problema. Non ti garantisco che potrai prendere da subito i tuoi primi voli, ma il successo arriverà sicuramente. La terapia cognitivo comportamentale ottiene ottimi risultati: non comprende (ovviamente) farmaci, e ti aiuta ad arrivare razionalmente alla soluzione del problema in un tempo relativamente breve. Poi, con la pratica del programma personalizzato arriverai ad avere i primi successi.

Cosa ti aspetta dopo i primi voli? Beh, una nuova attitudine. Io ho volato tanto per abbastanza tempo. Non ho mai avuto una reale paura se non nei primi momenti del primo decollo, ma ero anche consapevole delle altre emozioni in gioco (l’eccitazione di fare una cosa per la prima volta, la curiosità di vedere le nuvole da vicino, il desiderio di sapere cosa si prova a superare la barriera dello spazio in termini di nazioni e non più semplici kilometri, la smania di sbeffeggiare chi aveva tentato di mettermi paura addosso prima di partire, e naturalmente l’esigenza fisica e mentale di arrivare alla mia destinazione dopo mesi di pianificazione… era una vacanza del resto.).

Personalmente, ci sono cose belle e brutte del viaggio in aereo, ma sono piccoli disagi come l’altitudine (contrastala masticando una gomma, altrimenti gli orecchi potrebbero farti male) e piccole ricompense come la sensazione di lasciarsi trasportare dalla fenomenale ed esaltante accelerazione progressiva che serve all’aereo per spiccare il volo. Tutto dipende da come impari a vedere il viaggio in aereo. Le sfumature le cogli con la ripetuta esposizione. L’importante è rimanere vigili, curiosi e determinatamente razionali (ad esempio, quasi tutti quelli che hanno una fobia del genere si lasciano accecare e non distinguono tra le loro emozioni la paura dalle altre emozioni o sensazioni fisiche. Quella è pigrizia bella e buona!).

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