Non ho scritto la parola dio in minuscolo e a caso. La
sensibilità religiosa è qualcosa che va preservata, e così ho preferito scrivere
il termine nella sua forma originale. Il mondo è pieno di religioni, alcune
politeiste altre monoteiste. Esistono anche dottrine come il buddhismo che
riconoscono l’esistenza di divinità ma che privilegiano lo sforzo e la
liberazione personale sull’intercessione divina.
Quindi è bene fare chiarezza. In Italia, patria storica del
cristianesimo, è quasi palese fare l’associazione della parola dio con il Dio
cristiano. Nel mondo dei sogni, la divinità è un simbolo, perché rappresenta
una onnipotenza che eguaglia sia il passato che il presente ed il futuro. Non è
da ritenersi uno dei simboli più forti del mondo onirico, ma la figura di dio è
più uno strumento che separa il mondo del sensibile, cioè il mondo di noi
umani, dal mondo dell’assoluto, ovvero delle forze originali che dominano la
struttura stessa dell’esistenza. Nessuno sa dire se le forze originali hanno o
meno coscienza di ciò che avviene nel mondo sensibile, quindi il mondo dei
sogni vede la figura divina come un senso del mondo dell’assoluto, ma al tempo
stesso non può contenerlo. Ecco perché i significati sono spesso portati all’ennesima
potenza ma i risultati restano al tempo stesso molto vaghi e difficilmente
astringibili ad un solo ed unico punto di origine, o causa.
Non un dio del sogno
Direttamente da tempi cristiani più oscuri dei nostri, per
un uomo vedere in sogno dio è
presagio della futura soggiogazione da parte di una donna che farà maschera delle
sue intenzioni cristiane, e dalla cui unione non potrà venire proprio niente di
buono. Se vogliamo rimanere in tema, anche per una donna vorrebbe essere
un monito di una possibile causa di dominazione, con un relativo avvertimento
di stare attenta.
Oggi si crede che se nel sogno parli con dio o dio si rivolge a te, devi stare davvero molto
attento. È un presagio di richiamo. La dannazione è proprio sotto ai tuoi
piedi, la rovina e la sorte più oscura sono ad un centimetro. Non fare un passo
falso proprio ora, o non vi sarà via di ritorno. Le aziende subiranno perdite
inimmaginabili ed incolmabili; cadrai vittima della dissoluzione; la tua salute
sta per disintegrarsi nel nulla. Devi porre estrema attenzione, e rivedere ciò
che stai facendo. Forse è troppo tardi, forse hai ancora qualche speranza di
fermare il tutto. Hai sentito l’ultimo monito, non vi sarà altra segnalazione.
Se nel sogno stai
adorando il tuo dio, o provi la tua
fede, avrai presto la possibilità di redimere un tuo errore. La religione
cristiana ed ebraica vede questo simbolo come un ammonimento a tornare a
seguire i dieci comandamenti, per tornare alla fonte della purezza persa
durante gli atti che ti hanno forviato.
Sicuramente positivo è sognare
un dio che agisce favorevolmente nei tuoi confronti. L’austerità del dio è probabilmente la
rappresentazione di una persona, o associazione o simile, che ti sta per
aiutare nella realtà fisica. Riceverai o stai per ricevere presto le attenzioni
di una persona che conta, e che potrà farti avanzare nella tua carriera o
missione, proprio grazie alla sua intercessione diretta. Non è però chiaro se
questo simbolo può essere un monito a sfruttare l’occasione o se è un buon
augurio di qualcosa che sta per succedere. L’importante è comportarsi al meglio
per non compromettere i proprio risultati.
Un dio può anche mandare la sua benedizione, od il suo spirito, su di te. Se questo è il caso
allora si vuole suggerire la necessità di aumentare le proprie visioni, ed
allargare le proprie credenze a valori più grandi. I dogmi stanno spesso
stretti, e possono impedire lo stesso agire che la religione promuove. Perché i
tempi cambiano, ma i dogmi no. I dogmi non sanno adattarsi al cambiamento dei
tempi, ma sono stati creati proprio per aiutare a vivere nei tempi in cui sono
stati fatti. Da qui l’esigenza di rivedere i propri dogmi, aggiornarli, e
capirne il senso piuttosto che seguirli ciecamente senza motivo. La religione
cristiana ed ebraica mostra che Dio si rivolge sempre a chi trasgredisce le sue
regole, non per reprimere le loro vite, ma per raddrizzarle. Non vi può essere
crescita senza una parte di rischio.
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